Bankitalia: aumento record per i prestiti alle famiglie
ROMA (WSI) – E’ record per i finanziamenti alle famiglie che nel mese di febbraio sono aumentati dell’1% su base annua contro lo 0,8% del mese scorso. A renderlo noto la Banca d’Italia nel supplemento al Bollettino statistico.
Secondo i dati diffusi, sono in salita dello 0,3% dopo il brusco calo di gennaio (-0,9%), anche i prestiti alle imprese. Per il settore privato, i prestiti corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato un aumento annuo dello 0,6% contro il calo molto forte del mese di gennaio, sempre su base annua, del -0,2%.
In calo i tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni che, comprensivi delle spese accessorie, sono stati pari al 2,76% contro il 2,85 nel mese precedente. I tassi sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono invece pari all’8,52 per cento contro l’8,50 nel mese precedente.
Per quanto invece riguarda i tassi sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro, secondo i dati diffusi da Bankitalia, sono risultati pari al 2,73% contro il 2,78% del mese precedente. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,49 per cento.
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Walmart, il colosso statunitense della vendita al dettaglio, ha riportato un incremento degli utili e delle vendite nel terzo trimestre del 2024, superando le previsioni degli analisti. La società ha anche rivisto al rialzo le stime di crescita per l’esercizio 2025, prevedendo un aumento delle vendite nette consolidate tra il 4,8% e il 5,1%.
Le borse cinesi chiudono in rialzo in attesa della decisione sui tassi di interesse della banca centrale cinese. Shanghai e Shenzhen registrano aumenti significativi, trainati dal settore high-tech.
L’inflazione nell’Eurozona si conferma al 2% su base annua per ottobre 2024, come riportato da Eurostat, con un incremento rispetto al mese precedente. L’inflazione core, che esclude le componenti più volatili, rimane al 2,7%. Nell’intera Unione Europea, l’inflazione annuale sale al 2,3%.