La scure di Moody’s si abbatte sul titolo della banca italiana Unicredit. Secondo l’agenzia di rating, la partecipazione delle banche al Fondo Atlante – fondo nato da un accordo tra le banche e il governo, che dovrà gestire le operazioni di aumento di capitale e i crediti deteriorati, avrà ripercussioni negative sul settore, in particolare su Unicredit.
Nel suo Credit Outlook, reso noto nella giornata di oggi, Moody’s fa notare come, insieme a Intesa Sanpaolo, Unicredit sia la banca che ha dato un maggiore contribuito al fondo: entrambe le banche hanno infatti erogato 1 miliardo di euro ciascuna. Moody’s non dimentica che sarà il fondo Atlante ad assolvere alla funzione di garante nell’operazione di aumento di capitale, del valore di 1,5 miliardi di euro, di Banca Popolare di Vicenza, al posto di Unicredit.
Tuttavia, minacce su Unicredit incombono ugualmente, dal momento che secondo Moody’s Unicredit dispone di un cuscinetto di capitale inferiore rispetto alle altre banche che hanno deciso di partecipare al fondo.
Di conseguenza, il timore è che sia la stessa Bce a chiedere alle banche che partecipano al fondo Atlante nuovi requisiti. E in tal senso Unicredit spicca in quanto a rischio di essere prescelta, dal momento che i suoi cuscinetti di capitale sono inferiori rispetto alle altre banche.
Il Cet 1 ratio è per esempio al 10,73% contro il 10% richiesto dalla Bce. Non solo. Se dal patrimonio di vigilanza di Unicredit venisse dedotta la quota che Unicredit ha sottoscritto per la sua partecipazione nel fondo Atlante, i cuscinetti di capitale sarebbero ancora più ridotti e a questo punto chi ha acquistato obbligazioni additional Tier 1 rischierebbe di non ricevere più la cedola.
Secondo Per Moody’s le banche si avvantaggeranno in misura più forte dal fondo Atlante saranno Mps e Banca Carige.
Immediata la reazione del titolo Unicredit, che cede oltre -4%, ovvero -4,44% verso le 15.30 ora italiana, a 3,356 euro.