Fed: comunque vada, sbaglierà
A parte la sfilza di trimestrali, un altro appuntamento clou di giornata riguarda la riunione di due giorni di politica monetaria della Federal Reserve. La banca centrale americana dovrebbe mantenere invariati i tassi di interesse, ma dopo il messaggio accomodante di marzo, ultimamente il direttorio dell’istituto guidato da Janet Yellen pare aver assunto un approccio più da falco.
La volontà di normalizzare la politica monetaria riportando il costo del denaro su livelli più standard c’è. Ma è difficile in quel caso accontentare anche i mercati finanziari, che sembra una delle preoccupazioni principali della Fed.
I prezzi immobiliari stanno salendo e il mercato del lavoro è migliorato in maniera considerevole. Le condizioni esterne restano difficili, certo, ma secondo gli analisti per la Fed è difficile parlare di rischi esterni quando l’economia nazionale è in ripresa. “Non dico che si trasformeranno in falchi, ma è molto difficile restare colombe“, secondo Francesco Filia, CEO & CIO di Fasanara Capital.
La verità è che la Fed vorrebbe essere entrambi, dice Philippa Malmgren, fondatrice del gruppo DRPM. “Vorrebbero dire che l’economia sta migliorando ma che non vogliono al contempo alzare i tassi. È questa la loro vera posizione“.
Breaking news
Chiusura incolore ma sui massimi intraday per le borse europee dopo il core Pce Usa. A Piazza Affari, lieve flessione per il Ftse Mib
Dopo un avvio negativo, Wall Street ha registrato un aumento grazie a dati sull’inflazione inferiori alle attese. Il PCE, misura preferita dalla Fed, è cresciuto meno del previsto, influenzando positivamente i mercati. Gli analisti prevedono una pausa nei tassi a gennaio e possibili tagli a marzo.
A dicembre 2024, la fiducia dei consumatori europei continua a calare. Secondo la stima flash della Direzione Generale degli Affari Economici e Finanziari della Comunità europea, il sentiment dei consumatori nell’eurozona è sceso a -14,5 punti, peggio delle aspettative degli analisti. Anche l’indicatore complessivo dell’Unione Europea mostra un calo significativo.
La Spagna ha siglato un accordo con Airbus per l’acquisto di 25 nuovi aerei da combattimento Eurofighter, destinati a rinnovare la flotta esistente. Questo contratto segue un precedente accordo del 2022 e porta il totale a 115 velivoli.