ROMA (WSI) – Se l’Unione Europea non concederà, come promesso, ai cittadini turchi di transitare in Europa senza bisogno di visto, la Turchia non accetterà più i rifugiati come prevede il piano da 3 miliardi di euro per contrastare la crisi dei migranti firmato tra le due regioni. E anzi minaccia di “sguinzagliarli” in Europa.
Le nuove continue domande e pretese del governo del presidente Erdogan mettono seriamente in dubbio un’intesa fragile, resa ancora più instabile dalla cacciata del premier turco che con la cancelliera tedesca Angela Merkel aveva concepito il progetto. Uno dei nodi da sciogliere riguarda la richiesta da parte di Ankara di ottenere altri miliardi di euro per aiutare i rifugiati siriani.
Erdogan sostiene di aver bisogno di altri soldi, perché i migranti vengano trasferiti in Turchia, dove al governo venga concesso di fare l’uso che preferisce del denaro. Le autorità europee, da parte loro, vogliono che le agenzie dell’Onu vigilino sulle operazioni di soccorso e controllino come vengono spesi i soldi.
La Turchia può contare su una maggiore leva negoziale rispetto alla controparte europea per il semplice fatto che Ankara sta ospitano più di 3 milioni di rifugiati siriani che ha accolto nei suoi centri di ospitalità impedendo che invadessero gli Stati europei.
A dimostrazione del fatto che le misure intraprese da Erdogan stanno avendo successo, il flusso di migranti attraverso il Mar Egeo si è ristretto di numero da quando l’Unione Europea e la Turchia hanno stretto a marzo l’accordo, il quale stabilisce che i rifugiati che arrivano in Grecia sono rispediti indietro.
Il tutto ha fatto sì che l’Italia sia diventata la nuova tratta dei rifugiati: per la prima volta da aprile del 2015 sono arrivati più migranti in fuga da zone di guerra nelle nostre terre piuttosto che in Grecia, come si vede nella tabella riportata più sotto.
La minaccia definitiva è arrivata da Burhan Kuzu, un alto esponente del partito di governo AKP ed ex consulente del presidente Erdogan, il quale ha minacciato di “liberare” tutti i rifugiati accolti in Turchia rispedendoli nell’Unione Europea se il parlamento Ue non garantirà ai cittadini turchi di viaggiare liberamente in Europa, senza bisogno di un visto.