Suzuki ammette: i dati sulle emissioni non sono in regola
L’ombra dello scandalo emissioni si allunga anche su Suzuki, la casa automobilistica giapponese ha comunicato, infatti, che sono emerse “discrepanze” dai test sulle emissioni condotti su 16 modelli; ciononostante Suzuki nega che il risultato di queste analisi comporti alcuna manipolazione volontaria da parte dell’azienda. “Ogni atto scorretto, come la manipolazione sull’efficienza nei consumi, non è stata trovata”, dichiara la società. Le azioni Suzuki sono arrivate a perdere il 15% prima di chiudere in territorio negativo del 9,4%.
Il caso si aggiunge a quello del concorrente connazionale, Mitsubishi, che il mese scorso ha ammesso di aver manipolato i dati sui consumi.
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Wall Street ha aperto con un lieve rialzo, influenzata da dati sull’inflazione e speculazioni sui tassi d’interesse della Federal Reserve. Il dollaro si rafforza, mentre il petrolio registra un aumento significativo.
Negli Stati Uniti, il numero di richieste di sussidi di disoccupazione ha visto una diminuzione significativa, segnando il livello più basso da maggio. Questo dato sorprende positivamente le aspettative degli analisti.
La Commissione europea ha imposto a Booking Holdings di adeguarsi al Digital Markets Act, modificando il ruolo di Booking.com nel settore turistico. Le aziende ora possono differenziare prezzi e condizioni su diversi canali di vendita online, promuovendo una maggiore equità e apertura nel mercato digitale.
Siemens ha registrato una notevole crescita nel quarto trimestre, con ordini e ricavi in aumento. L’utile netto ha raggiunto un massimo storico, e l’azienda ha proposto un aumento del dividendo. Nonostante una diminuzione degli ordini su base annua, la performance complessiva è stata forte grazie a un eccellente flusso di cassa.