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Iran: possiamo distruggere Israele in pochi minuti, “peggio dell’ISIS”

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NEW YOR (WSI) – La Guida Suprema dell’Iran ha annunciato che il paese resta un nemico degli Stati Uniti e che continuerà a ignorare le richieste del governo americano, proseguendo nella fabbricazione del suo arsenale missilistico balistico. Il paese “sionista”, fanno sapere dall’Iran, è raggiungibile dai missili del paese a guida sciita.

L’affronto lanciato dal capo religioso iraniano è stato riferito da Ahmad Karimpour, consulente del corpo speciale delle Guardie Rivoluzionarie iraniane, la Quds: “Se gli ordini della Guida Surpema dovessero venire eseguiti, con le capacità e armi a nostra disposizioni, saremmo in grado di distruggere il regime sionista in meno di otto minuti“.

Per l’esercito dell’Iran l’Isis e il fronte al-Nusra, affiliato ad al-Qaeda, sono il male minore, “piccoli nemici”, se confrontati alla minaccia israeliana e americana. Uno dei suoi generali ha detto chiaramente che i due violenti gruppi estremisti sono stati creati dagli americani e che Teheran è in grado di difendersi con la forza.

Se da un lato le Guardie Rivoluzionarie rappresentano l’ala estrema conservatrice di un paese ancora non secolare, il presidente attuale Hassan Rohani rappresenta invece l’ala moderata e riformista, che tiene con l’Occidente un atteggiamento molto più conciliante. Detto questo, nonostante gli accordi di Ginevra, anche Rohani ha espresso il suo sostegno al programma missilistico dell’Iran.

Nell’ultima puntata del Trono di Spade (Game of Thrones), la serie tv di enorme successo tratta dalla saga di fantascienza nata dalla mente di George R. Martin, si scopre che sono stati i primi cittadini abitanti di Westeros, (mondo di ispirazione medievale, fantastico ma molto simile al nostro) a creare la più grande minaccia per l’umanità: l’armata degli Estranei, i non-morti White Walkers. La speranza dei Children of the Forest (i Figli della Foresta nella traduzione italiana) era quella di difendersi dall’avanzata degli esseri umani e di impedirli di conquistare le loro terre.

Allo stesso modo alcuni politologi e paesi nemici degli Stati Uniti sostengono che questi ultimi dopo aver armato e reso più potenti le forze talebane, per respingere la minaccia comunista sconfiggendo i russi in Afghanistan negli anni della Guerra Fredda, avrebbero in seguito anche gettato le basi per la nascita di al-Qaeda, nonché per quella di uno dei gruppi che oggi minacciano l’esistenza dell’intera umanità occidentale, l’ISIS, la cui idea fondatrice è nata nelle prigioni irachene controllate dagli americani durante la guerra del Golfo.

Usa e Israele principali nemici dell’Iran

L’Iran considera gli Stati Uniti ed Israele “come i nostri principali nemici. Siamo pronti ad affrontare il Grande Satana”. Lo ha dichiarato il generale Ahmadreza Pourdastan, comandante dell’esercito della Repubblica Islamica a margine di un’importante esercitazione militare.

Il comandante è convinto che gli Stati Uniti non oseranno attaccare l’Iran. “Cercano di farlo dal 2001, ma sono stati dissuasi dalla preparazione delle nostre forze armate. Gli americani hanno cambiato strategia e creato i gruppi terroristici, finanziati da paesi reazionari come l’Arabia Saudita ed il Qatar. Ma l’Isis ed al-Nusra sono piccoli nemici“.

Il comandante dell’esercito, afferma chiaramente che lo Stato islamico così come al-Nusra, affiliato ad al-Qaeda, sono creature statunitensi.

“Nessun paese potrà mai sorprenderci, ci difenderemo da ogni aggressione. La nazione iraniana resta vigile e consapevole che i suoi figli faranno rimpiangere le azioni di coloro che ci minacciano. Grazie alle linee guida del leader supremo della Rivoluzione Islamica Ayatollah Seyed Ali Khamenei, siamo pronti ed in grado di sventare ogni tipo di minaccia. Nell’intera regione si svolgono guerre per procura”.

Ad aprile il generale Pourdastan ha reso noto che la soglia di azione dell’esercito è di 40 chilometri oltre i confini esterni. Posizione ribadita anche ieri. “Qualsiasi minaccia presente entro questi 40 chilometri sarà affrontata. L’ISIS, lo scorso anno, si trovava in alcune zone a soli 100 chilometri di distanza dal confine iraniano, ma è stato respinto per centinaia di miglia”.

Fonte: Al Arabiya