FCA: parla John Elkann, ecco quando Sergio Marchionne lascerà la guida
ROMA (WSI) – John Elkann, presidente di FCA e di Exor, annuncia alla stampa il momento in cui Sergio Marchionne lascerà la carica di amministratore delegato di FCA. Marchionne lascerà nel 2019, precisamente con “l’assemblea di approvazione del bilancio 2018 che avverà nella primavera 2019”.
La selezione per il successore di Marchionne “avverrà all’interno”, ma non sarà Elkann a prendere il posto del manager.
“Io non farò parte dei candidati alla successione di Marchionne”.
Nel corso di una conferenza stampa, Elkann ha affrontato diverse questioni, negando l’interesse a un accordo di fusione con Psa Peugeot Citroen.
“Come abbiamo ribadito, tutta la focalizzazione di Fca è nel portare avanti il piano industriale. Se poi si presentassero opportunità convenienti di consolidamento del settore auto, le valuteremo”. Detto questo, “prevediamo di fare solo operazioni tali da cambiare veramente le dimensioni e quella con Psa non rientrerebbe in questo contesto”.
Affrontato anche il tema del presunto scandalo dieselgate in Germania, dopo alcune indiscrezioni riportate dalla stampa tedesca. Elkann ha difeso la scelta di FCA di non presentarsi all’incontro chiesto dal ministero tedesco dei Trasporti.
“Le autorità competenti sono quelle italiane e abbiamo agito in assoluto coordinamento con esse”. Noi “abbiamo chiesto che ci sia un maggiore coordinamento tra queste autorità e chi omologa. FCA è stata molto chiara in proposito ed è pronta a collaborare. Siamo molto disponibili a collaborare con questa autorità, e il dialogo è aperto”. Sul rischio che la vicenda in Germania finisca per diventare un caso politico, Elkann ha affermato che FCA non è preoccupata.
“Riteniamo che le autorità siano enti che lavorano nei migliori interessi dei consumatori e che la politica agisca nei migliori interessi dei propri elettori”.
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A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.