Migliaia di licenziamenti in arrivo per Shell, Microsoft e Intel
Nelle ultime ore sono stati annunciati tre piani di licenziamenti che riguarderanno la compagnia petrolifera Shell, Microsoft e, in misura inferiore, Intel. Nello specifico Shell ha annunciato il taglio di 2.200 posti di lavoro entro la fine dell’anno a causa della congiuntura difficile per il settore energetico; dall’inizio del 2015 alla fine del 2016 i tagli della società saranno almeno 12.500.
Microsoft, invece ha disposto 1.850 licenziamenti nella sua divisione dedicata alla telefonia, 1.350 dei quali saranno localizzati in Finlandia, patria dell’acquisita Nokia.
Infine Intel, altro marchio legato al settore tecnologico, taglierà 300-350 posti di lavoro in Germania, dove l’azienda impiega circa 1.300 persone.
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Amplifon ha firmato due nuovi accordi finanziari ‘sustainability-linked’ per 250 milioni di euro con UniCredit, Cdp e CA Italia. Questi finanziamenti sostengono il piano di sostenibilità del gruppo, con un focus su innovazione e sviluppo.
La Borsa di Tokyo ha chiuso con un rialzo significativo, sostenuta dalla debolezza dello yen sui mercati valutari e dalle buone performance di Wall Street. L’indice Nikkei ha registrato un aumento dello 0,8%, mentre il Topix ha avuto un incremento dello 0,64%.
L’inflazione in Spagna ha mostrato segnali di rallentamento a settembre, con una diminuzione dello 0,6% su base mensile e una crescita annuale dell’1,5%. L’indice armonizzato dei prezzi al consumo ha segnato una variazione annua dell’1,7%, evidenziando una decelerazione rispetto ai mesi precedenti.