MILANO (WSI) – Seduta difficile per i listini azionari europei dopo i rialzi decisi della giornata precedente. Ieri sera la Banca Mondiale , citando anche la crisi del petrolio, ha tagliato le stime di crescita per l’economia mondiale alla luce di una attività anemica nei Paesi sviluppati e di un rallentamento delle economie emergenti. Secondo le sue nuove proiezioni, il Pil globale dovrebbe aumentare quest’anno soltanto del 2,4%, contro il +2,9% previsto a gennaio.
Oggi sul fronte macro l’attenzione è rivolta alla produzione industriale britannica, mentre in ambito di notizie societarie il focus è sull’aumento di capitale da 1 miliardo di euro di Veneto Banca approvato dalla Consob e finalizzato all’ingresso in Borsa.
Il mercato vuole vedere se sarà l’ennesimo flop oppure no. Occhi puntati anche su Generali, favorita dalla promozione a Buy degli analisti di Ubs. A Piazza Affari, ancora una volta osservate speciali sono state comunque le banche, con Unicredit, orfana di un nuovo AD dopo l’era di Federico Ghizzoni, ancora penalizzata. Il titolo ha ceduto -4,5%. Male anche il comparto delle popolari.
In Asia l’accelerazione al rialzo più decisa del previsto dell’economia giapponese, la terza al mondo, ha sospinto in rialzo le principali Borse della regione.
Tokyo ha chiuso con un progresso del +0,93%. Tra gli altri mercati, i prezzi del greggio scambiati a New York hanno superato la soglia di $51 al barile, balzando ai massimi in più di dieci mesi, complice anche il miglioramento della domanda proveniente dalla Cina.