NEW YORK (WSI) – Chiusura negativa per la Borsa Usa, dopo che ieri il Dow Jones aveva riacciuffato quota 18 mila punti.
L’azionario ha seguito l’andamento del petrolio, che ha messo fine a una corsa che andava avanti da tre giorni e che era culminata ieri con una chiusura sopra i 51 dollari al barile per la prima volta dallo scorso luglio.
Anche la fuga degli investitori verso titoli di stato su ambe le sponde dell’Atlantico si e’ fatta sentire: i rendimenti dei Treasury sono tornati sui minimi dello scorso febbraio mentre quelli del Bund tedesco hanno toccato nuovi minimi record.
Il Dow Jones cede lo 0,11% a quota 17.985 all’indomani di una seduta finita sopra quota 18mila, prima volta da aprile. L’S&P 500 perde 3,64 punti, lo 0,17%, a quota 2.115. Il Nasdaq lascia sul terreno 14,6 punti, lo 0,32%, a quota 4.958. Il petrolio a luglio al Nymex ha perso l’1,3% a 50,56 dollari al barile.
I trader hanno citato anche un articolo del Wall Street Journal dedicato agli investimenti recenti fatti dal famoso investitore George Soros, che scommette su oro e contro l’azionario.
Sotto i riflettori del mercato, la pubblicazione del dato sulle nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, scese per la quarta volta di fila attestandosi a un livello migliore delle stime: la contrazione e’ stata di 4mila unita’ a 264mila contro attese per un aumento di mille unita’.
Ad alimentare le vendite anche le parole di Mario Draghi, governatore della Banca centrale europea, che ha avvertito delle “conseguenze economiche di lunga durata” derivanti dalla crisi.
Intanto, dopo tre sedute di fila in aumento, il petrolio ha chiuso in calo. Al Nymex il contratto a luglio ha lasciato sul terreno l’1,3% a 50,56 dollari al barile. Ieri aveva chiuso a 51,23 dollari al barile, prima chiusura sopra i 51 dollari per la prima volta dallo scorso luglio.