Uno degli attori bancari più malmessi del sistema spagnolo e il sesto per dimensione, Banco Popular, starebbe offrendo prestiti a un tasso agevolato al 2,5% dietro la promessa del cliente di acquistare, attraverso tale denaro, parte delle nuove emissioni azionarie della banca. Lo ha denunciato la società d’investimento spagnola BlackBird, suscitando polemiche immediate e la promessa di verifiche puntuali da parte della Consob spagnola. Lo scorso 26 maggio Banco Popular aveva annunciato l’emissione di due miliardi di nuove azioni, necessarie a raccogliere 2,5 miliardi di euro di capitali freschi e far fronte alle perdite generate dai crediti immobiliari di difficile esigibilità. La notizia era stata ricevuta con terrore dagli investitori con una correzione superiore al 30% avvenuta nel giro di due giorni; fra i sottoscrittori dell’aumento di capitale sono poi comparsi nomi come e Goldman Sachs, Morgan Stanley, Santander, Deutsche Bank e Hsbc. La pratica di prestare denaro condizionatamente all’acquisto di azioni della banca erogante sarebbe non solo poco etica, ma anche illegale.
I problemi di Banco Popular sono parte di un sistema bancario che presenta il 7% di non performing loans sul totale, secondo i dati dalla Banca mondiale relativi al 2015, in calo rispetto al picco del 9,4% toccato nel 2013, ma sempre superiore a quello di altri vicini europei come la Francia o il Regno Unito.
Banco Popular ha partecipato attivamente con i propri canali di credito alla vita politica della Spagna, di recente 1,2 milioni di euro sono stati erogati in prestito ai Popolari di Mariano Rajoy, mentre l’altro attore emergente della politica liberista spagnola, Ciudadanos, ha ottenuto un finanziamento da 4 milioni per la scorsa campagna elettorale.