NEW YORK (WSI) – Altro che Brexit, la vera minaccia ai mercati azionari, anche se non nell’immediato si chiama Italia. È l’opinione di Holger Schmieding, capo economista di Berenberg, che ha scritto una nota sulla probabilità di un effetto domino in tutta Europa qualora al referendum del 23 giugno la maggioranza dei cittadini britannici dovesse esprimersi a favore di una fuoriuscita dall’Unione europea.
Ipotesi, quella della Brexit, che Schmieding e i suoi colleghi della banca tedesca Berenberg escludono, calcolando solo al 30% le probabilità che si avveri uno scenario di Brexit.
Al contrario, secondo Schmieding, sarebbe l‘Italia il paese da tenere sotto osservazione, alla luce dei sempre maggiori consensi che stanno riscuotendo i partiti anti-euro. Il riferimento è alle eventuali dimissioni di Matteo Renzi, qualora dovessero prevalere i “no” nel referendum sulla riforma costituzionale di ottobre, come promesso dallo stesso leader del PD.
In tal caso, l’economista inglese non esclude elezioni anticipate con una possibile vittoria dei partiti euroscettici, “Che oggi hanno oltre il 50% dei consensi, secondo sondaggi recenti”.
Un situazione del genere potrebbe rappresentare un vero e proprio sisma per i mercati finanziari, alla luce delle “dimensioni economiche del paese (quarto piu’ grande in Europa) e del suo debito (133% del Pil).
“Ma Renzi, almeno per il momento, rimane favorito. E che l’Italia possa essere governata da una coalizione anti-euro sembra ancora poco probabile” conclude Schmieding.
Fonte: The Telegraph