Non si frena sui mercati USA l’ondata di vendite iniziata ormai lunedi’ scorso, primo giorno di contrattazioni dopo gli attentati terroristici negli USA.
Il Dow Jones cede quasi 300 punti, portandosi sotto quota 8.500, mentre il Nasdaq segna una flessione di circa il 2,5%.
I forti ribassi hanno cosi’ fatto scattare il blocco degli ordini automatici di vendita al New York Stock Exchange; si tratta di una misura atta a contrastare l’eccesso di ribasso.
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Sugli investitori gravano le incertezze relative a una prossima controffensiva degli Stati Uniti dopo che la Casa Bianca ha detto no alla decisione del consiglio islamico afghano di chiedere al terrorista Osama bin Laden, sospettato numero uno degli attacchi dell’11 settembre, di lasciare il paese di sua volonta’.
E non aiutano neanche le dichiarazioni di Alan Greenspan, presidente della Federal Reserve, davanti alla commissione bancaria del Senato USA.
Greenspan sostiene, infatti, che gli attacchi terroristici dell’11 settembre scorso avranno un impatto “significativo” di breve termine sull’economia USA, provocando un allontanamento degli investitori dai mercati finanziari e un deciso calo delle spese delle famiglie americane.
Il numero uno della banca centrale USA, si legge nel testo ufficiale del suo intervento, rimane tuttavia fiducioso sul potenziale dell’economia nel lungo termine, ma i mercati non sembrano per ora dargli ragione.
“Un enorme sforzo verra’ richiesto per far fronte alla distruzione fisica e umana dopo gli attacchi terroristici che hanno distrutto le torri gemelle e parte del Pentagono – ha detto Greenspan – Ma non bisogna perdere di vista le prospettive di lungo periodo che non sono state intaccate in maniera decisiva da questi attacchi”.