Unicredit in controtendenza, non cederà quote polacca Bank Pekao
Malgrado l’incertezza sul futuro del management e sulla solidità di patrimonio, i titoli di Unicredit sono tra i pochi positivi quest’oggi, in un contesto negativo per il settore bancario e anche per il mercato in generale. Nella prima parte di mattina le azioni fanno segnare un +0,35% a 2,26 euro, il terzo miglior computo di giornata a Piazza Affari. Evidentemente al mercato, che ignora il ritardo nella scelta del nuovo Ceo che prenderà il posto di Federico Ghizzoni, piace la notizia circa la decisione di non cedere le quote nella controllata polacca Bank Pekao nell’ambito del piano per rafforzare i livelli di capitale.
Ieri Luigi Lovaglio, amministratore delegato di Bank Pekao, ha escluso che Piazza Gaulenti possa cedere le proprie quote nel gruppo. Nelle settimane scorse avevano iniziato a rincorrersi voci di mercato, che trovavano conferma anche dalle ipotesi di alcuni analisti, circa l’idea che una riduzione delle quote o una loro dismissione potessa rientrare nel ventaglio di opzioni del gruppo bancario per consolidare il patrimonio sulla cui solidità c’è più di un dubbio.
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Finale negativo a Piazza Affari. Acquisti su Generali e Mediobanca, arretrano Prysmian e Stmicroelectronics
A Wall Street si apre una settimana in ribasso dopo il rally post-elettorale. Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, ha dichiarato che non c’è fretta di ridurre i tassi di interesse, mentre l’inflazione persiste. Con la prossima riunione della Fed in vista, le probabilità di un ulteriore taglio dei tassi sono diminuite. Gli indici Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq aprono tutti in calo, mentre il prezzo del petrolio Wti scende.
Le vendite al dettaglio negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,4% a ottobre, raggiungendo i 718,9 miliardi di dollari. Questo risultato ha superato le attese che erano di un +0,3%, consolidando un aumento del 2,8% rispetto allo scorso anno. Escludendo veicoli e carburanti, la crescita è stata dello 0,1%.
Le borse della Cina continentale chiudono in calo per il secondo giorno consecutivo, con investitori incerti sull’efficacia delle recenti misure di stimolo economico di Pechino. Nonostante le vendite al dettaglio siano aumentate del 4,8% a ottobre, la produzione industriale ha deluso le aspettative, crescendo solo del 5,3%.