Economia

M5S: euro non è una moneta unica

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ROMA (WSI) – L’euro è davvero una moneta unica? E ancora, i singoli stati hanno davvero perso la capacità di emettere moneta autonomamente? Domande legittime alle quali, sarebbe giusto rispondere sì senza indugi. Eppure il gruppo bolognese del Movimento 5 stelle non è convinto: se così fosse come mai alcuni Paesi possono coniare monete speciali, come nel caso della moneta da 10 euro austriaca? Parliamo di pepite per collezionisti, la cui rilevanza è data proprio dalla rarità, con poche conseguenze sulla base monetaria.

Ma la questione è interessante per comprendere in quale aspetto la sovranità monetaria nazionale è sopravvissuta, ancorché in misura residuale. E’ fatto noto che le monete sono coniate direttamente dalle zecche degli stati senza passare dall’Eurosistema delle banche centrali, ma ciò avviene, di norma sotto le strette direttive della Bce. Le monete speciali fanno eccezione. Gli attivisti del M5s, infatti, hanno interrogato la banca centrale finlandese sulle monete da 5 euro in corso nel Paese scandinavo: sono depositabili in banca? Sono valide all’estero? Hanno corso legale? Chi decide quante se ne possono coniare?

Ecco le risposte della banca:

“Le monete commemorative da 5 euro speciali, sono monete da collezione finlandesi e la Zecca di Finlandia può decidere quante ne saranno coniate. La Banca centrale europea approva la quantità di monete messe in circolazione negli Stati membri dell’area dell’euro. Le monete in euro emesse in Finlandia, sono coniate dalla Zecca di Finlandia. Queste monete speciali hanno corso legale solo in Finlandia e le banche commerciali in Finlandia le accettano anche come moneta a corso legale.”

Tanto basta agli attivisti del M5s per dichiarare che la sovranità monetaria è ancora in mano agli stati, ma, in realtà, eccedono negli entusiasmi. E’ vero come ricorda il gruppo del Movimento che “l’euro è la sommatoria di tante monete nazionali, tutte riconoscibili e diverse l’una dall’altra, che, per effetto della firma del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, hanno la stessa unità di misura ed un rapporto di cambio fisso”.

Tuttavia suggerire surrettiziamente di emettere monete valide solo entro i confini nazionali, qualora fosse anche possibile fuori dall’ambito collezionistico e della numismatica, non costituirebbe che un recupero marginale di sovranità monetaria, in quanto la moneta che fa il grosso del volume complessivo non è fisica, bensì elettronica. E la sua emissione resterebbe un’esclusiva della Bce.