PARIGI (WSI) – Parigi brucia. Sono sfociati in violenze gli scontri tra polizia e manifestanti al corteo contro la controversa riforma del Lavoro della Francia. La legge è stata impartita dalle autorità europee e messa a punto senza consultazioni con le parti sociali da un governo che aveva promesso di essere l’esecutivo del dialogo, in segno di rottura contro la precedente amministrazione Sarkozy.
La mobilitazione contro la Loi de travail che aveva portato anche al blocco dei lavori a impianti petroliferi e centrali nucleari con enormi disagi e danni economici in tutto il paese, va ormai avanti da due settimane e sindacati e associazioni studentesche non hanno alcuna intenzione di fermarsi.
La legge prevede un incremento della flessibilità in entrata, ma anche in uscita, offrendo dunque minori garanzie per i lavoratori e una maggiore facilità di licenziare da parte dei datori di lavoro. La seconda economia dell’area euro è paralizzata da giorni.
Ieri, 14 giugno, a Parigi una gigantesca manifestazione convocata dai movimenti studenteschi e dai sindacati della CGT ha raccolto un milione di persone, secondo le stime degli organizzatori (80mila secondo le autorità).
Poco dopo l’inizio del corteo e l’addensarsi della folla sono però cominciati anche gli scontri tra le forze dell’ordine e un gruppetto di centinaia di manifestanti incappucciati, i cosiddetti ‘casseurs‘ (‘distruttori’). Il bilancio parla di una quarantina di feriti tra cui 29 agenti della polizia e 11 dimostranti.
L’inviato di Internazionale Filippo Ortona era presente e ha filmato una parte degli scontri.
Fonte: Internazionale