Fed, JP Morgan: rialzo tassi a luglio non è affatto da escludere
Gli investitori farebbero male a escludere un rialzo dei tassi il mese prossimo. L’avvertimento viene da Mike Bell, Global Market Strategist presso JP Morgan Asset Management. In una nota mandata via email, lo strategist ricorda che nonostante l’incertezza sul voto del 23 giugno sulla Brexit e la debolezza del rapporto occupazionale governativo di maggio, solo una stretta monetaria a giugno è scongiurata e non oltre quella data.
La Federal Reserve, che non alza i tassi dalla sua prima storica stretta in quasi dieci anni di tempo a dicembre dell’anno scorso, potrebbe premere sul grilletto prima del previsto. E per alcuni sarebbe anche un sollievo dal momento che Janet Yellen e soci sembrano aver perso la bussola. Anche perché l’intenzione della banca centrale è quella di imporre due strette monetarie quest’anno, comunque sotto la forchetta delle previsioni per 3-4 rialzi.
I dati sul mercato del lavoro non indicano affatto, spiega l’analista, che l’economia americana sia in una fase di rallentamento grave. Nella riunione odierna la Fed dovrebbe ridare enfasi all’argomentazione secondo cui i dati macro sono fondamentali per decidere le strategie di politica monetaria, lasciando la porta aperta a un rialzo dei tassi tra un mese. In questo senso il report occupazionale di giugno assume una grandissima importanza.
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