Lagarde: la Germania usi spazio fiscale per investimenti pubblici
“La Germania potrebbe usare di più il suo spazio fiscale per chiudere i suoi gap di investimenti pubblici e potrebbe aprire i suoi mercati dei servizi per aumentare la concorrenza. Le riforme fiscali e strutturali non solo faranno aumentare gli investimenti privati e la sua crescita a lungo termine ma aiuteranno anche a restringere l’ampio attivo tedesco delle partite correnti”, questo il monito pronunciato oggi ad Oslo dalla direttrice del Fondo monetario internazionale, Christine Lagarde, che ribadisce a Berlino la necessità di agire in direzione del riequilibrio del massiccio surplus commerciale, all’8% del Pil. Non è una novità per il Fmi, ma finora gli appelli non hanno fatto breccia nella politica economica tedesca. Ora più che mai sarebbe necessario agire utilizzando lo spazio fiscale anche per aiutare la ripresa globale, gravata dal doppio shock dato dai bassi prezzi del petrolio e dal rallentamento dell’economia cinese.
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Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.