Fondi hedge: morto suicida gestore accusato di insider trading
Il gestore di fondi hedge accusato di un maxi scandalo di insider trading si è ammazzato. Si tratta di Sanjay Valvani, manager di Visium Capital, che era stato accusato dalla procura di Mahattan di aver incassato 25 milioni di dollari in maniera fraudolenta, ottenendo in anticipo informazioni riservate sulle future approvazioni della Fda, la Food and Drug Administration americana, di nuovi farmaci.
Valvani si era dichiarato innocente negando le accuse di insider trading e aveva ottenuto il rilascio dopo aver versato una cauzione da 5 milioni di dollari. Il suo corpo senza vita, si legge in un dispaccio dell’agenzia Reuters, è stato ritrovato dalla moglie di fianco a una lettera di suicidio lasciata dal manager.
Breaking news
L’avvio di Wall Street è caratterizzato da incertezze mentre la stagione delle trimestrali bancarie prende il centro della scena. Gli utili di Goldman Sachs, Bank of America e Citigroup superano le aspettative, ma l’indice manifatturiero Empire State di ottobre mostra una contrazione inattesa. Gli investitori attendono discorsi chiave della Fed per ulteriori indicazioni.
Il gigante farmaceutico Johnson & Johnson ha registrato un incremento significativo degli utili nel terzo trimestre, superando le previsioni di mercato. Con un utile netto di 2,69 miliardi di dollari e un fatturato di 22,47 miliardi, la società prevede una solida performance anche per l’intero anno.
Boeing ha siglato un accordo di credito supplementare da 10 miliardi di dollari con grandi banche, tra cui BofA e Citi, per affrontare problemi di liquidità legati a uno sciopero che ha bloccato la produzione del 737 MAX. La società ha annunciato il taglio del 10% della sua forza lavoro globale e potrebbe raccogliere fino a 25 miliardi di dollari attraverso un’offerta di titoli di debito e azioni.
Sace ha riportato un significativo aumento dell’utile netto nel primo semestre 2024, con risultati positivi in investimenti e ricavi assicurativi. L’azienda ha mobilitato 26,3 miliardi di euro, di cui una parte consistente ha supportato l’export e l’internazionalizzazione delle imprese italiane.
