Brexit, State Street: cosa cambia per commercio, economia e mercati
La vittoria del fronte del “Leave” nel voto sulla Brexit ha implicazioni dirette su mercato ed economia occidentale. Rick Lacaille, Global Chief Investment Officer, State Street Global Advisors, dice che per quanto riguarda il medio-lungo periodo gli osservatori saranno diffidenti sull’impatto che il voto avrà sullo sviluppo degli altri movimenti nazionalisti e protezionisti – sia in Europa che altrove. “In Europa, i partiti nazionalisti avranno un ruolo sempre più centrale nelle elezioni del prossimo anno in Germania e Francia”. Senza contare il voto tra due giorni in Spagna.
“Le conseguenze si riverseranno probabilmente sul libero mercato, sia per quanto riguarda il commercio e la mobilità lavorativa che per quanto concerne gli investimenti esteri. L’Unione Europea avrà un ruolo importante nel creare equilibrio e nell’agevolare un’uscita rapida del Regno Unito in modo da ridurre i rischi il più rapidamente possibile, e allo stesso tempo scoraggiare movimenti simili in altri paesi”.
Nelle settimane che hanno preceduto il voto tutti gli organismi finanziari e commerciali internazionali, tra cui il Fondo Monetario Internazionale, La Banca Mondiale, la Banca d’Inghilterra, e il WTO hanno espresso le proprie preoccupazioni rispetto a un’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. “Tra i rischi sono stati menzionati il rallentamento della crescita globale, la stabilità del commercio, del mercato, degli investimenti stranieri e dei mercati finanziari. L’esito dell’uscita potrebbe far sì che questi timori diventino realtà”.
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