Usa: spese per consumi +0,4%. Occhio all’indicazione utile alla Fed
Nuovi dati dal fronte macroeconomico Usa. Diffuso il dato relativo alla spesa per consumi e ai redditi personali.
In particolare, la spesa per consumi Usa è salita +0,4% a maggio, a fronte del +0,2% dei redditi personali. Il tasso di risparmio, reso noto con il dato, è sceso dal 5,4% al 5,3%, mentre la componente che misura l’inflazione, ovvero il PCE Inflation Index, è salita +0,2%. Rialzo +0,2% anche per la sua componente core. Su base annua, il rialzo del PCE Index è stato di appena +0,9%, in calo dal +1,1% del mese precedente. E’ questo il sottoindice che la Fed monitora attentamente, per prendere le proprie decisioni di politica monetaria.
La spesa per consumi è praticamente rallentata dopo il balzo di aprile, confermandosi comunque in linea con le attese degli analisti. Dal dato risulta tuttavia che i consumatori hanno dovuto attingere maggiormente ai loro risparmi per finanziare i loro acquisti, in quando i redditi sono cresciuti meno dei consumi. L’incremento dei redditi è stato il più contenuto in tre mesi ed è stato più debole anche rispetto all’inflazione.
Breaking news
Finale incerto per Piazza Affari e le altre borse europee, aspettando le riunioni delle banche centrali. Acquisti su Saipem e Unipol
Il Dow Jones ha raggiunto un nuovo record storico a 41.733,97 punti, registrando un aumento dello 0,8%. Tuttavia, il calo di Apple ha influenzato il mercato, con il titolo in ribasso del 2,6%. Anche lo S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno mostrato perdite.
Ferrari ha recentemente acquistato azioni proprie su Euronext Milan e New York Stock Exchange, parte di un programma di riacquisto di azioni da 250 milioni di euro. Questo è un segmento di un progetto più ampio da 2 miliardi di euro, da completare entro il 2026. Nonostante l’operazione, il titolo Ferrari ha registrato un calo dell’1,60% a Milano.
Inizio settimana contrastato per Wall Street, con l’attenzione rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse. Anche le banche centrali di Regno Unito e Giappone si riuniranno nei prossimi giorni.