Istat: Italia, deficit-Pil al 4,7% in I trimestre. Minimo in 16 anni
L’Istat ha reso noto che nel primo trimestre del 2016, il rapporto tra il deficit e il PIL dell’Italia è stato pari al 4,7%.
Erano 16 anni, ovvero dal 2000, che il rapporto deficit-pil non testava un valore tanto basso. In quell’anno, nel primo trimestre, il valore era del 3%.
Tornando al dato sul deficit dei primi tre mesi del 2016, dall’Istat emerge che le uscite totali sono aumentate dello 0,4% su base annua, con una incidenza sul Pil che è calata in termini tendenziali di 0,9 punti percentuali, al 47,6%. Al netto degli interessi, l’incidenza delle uscite totali sul Pil è stata del 44%, in flessione di 0,9 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2015.
Le uscite correnti sono salite su base tendenziale +0,7%, sulla scia di una crescita dei redditi da lavoro dipendente (+0,4%), dei consumi intermedi (+4,2%). delle prestazioni sociali in denaro (+2,3%) e da diminuzioni delle altre uscite correnti (-5,1%) e degli interessi passivi (-0,8%). Le uscite in conto capitale hanno segnato un calo su base tendenziale del 4,1%, con gli investimenti fissi lordi saliti dello 0,6% e altre uscite in conto capitale -16,1%.
Le entrate totali sono aumentate in termini tendenziali dell’1,2% e la loro incidenza sul Pil è stata del 42,9%, in flessione di 0,5 punti percentuali rispetto al primo trimestre del 2015.
In particolare, le entrate correnti sono cresciute, in termini tendenziali,a un tasso +1%, sulla scia di rialzi delle imposte dirette (+1,5%), delle imposte indirette (+2,4%) e dei contributi sociali (+0,9%) e una riduzione delle altre entrate correnti (-5,2%). In aumento +48% le entrate in conto capitale (+48,0%).
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