Wall Street: avvio negativo, si riaffaccia paura Brexit. Petrolio -3%
Avvio negativo per Wall Street, con il Dow Jones che cede 70 punti circa, il Nasdaq in calo di mezzo punto percentuale circa, lo S&P 500.
Dopo il lungo fine settimana – Wall Street è rimasta chiusa ieri in occasione della festività dell’Independence Day – sugli indici azionari Usa si riaffaccia la paura Brexit, che scatena sull’azionario globale l’avversione al rischio.
Azionario dunque venduto, mentre avanzano alcuni asset e valute rifugio come lo yen. Occhio infatti al mercato valutario, dove l’euro è praticamente piatto sul dollaro, a $1,1153.
Dollaro sotto pressione sullo yen, con il cambio dollaro-yen -0,90% a JPY 101,64. Anche l’euro è venduto contro lo yen, e scende -0,89% a JPY 113,37.
Male la sterlina che oggi ha bucato anche la soglia di $1,31, scendendo sotto tale soglia per la prima volta dal settembre del 1985. Ora la sterlina cede sul dollaro -1,6%, a $1,3074, ed è venduta anche contro l’euro, con il rapporto euro-sterlina +1,65% a GBP 0,8531.
Dollaro sotto pressione sullo yen, con il cambio dollaro-yen -0,90% a JPY 101,64. Anche l’euro è venduto contro lo yen, e scende -0,89% a JPY 113,37.
Male la sterlina che oggi ha bucato anche la soglia di $1,31, scendendo sotto tale soglia per la prima volta dal settembre del 1985. Ora la sterlina cede sul dollaro -1,6%, a $1,3074, ed è venduta anche contro l’euro, con il rapporto euro-sterlina +1,65% a GBP 0,8531.
Pesa sulle borse anche il calo dei prezzi del petrolio, con il contratto WTI che crolla -3,18%, a $47,43 al barile e il Brent -2,85% a $48,67. La fuga dagli asset rischiosi porta gli investitori a rifugiarsi sull’oro, che sale +0,81% a $1.349 l’oncia.
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Seduta in calo per Piazza Affari e le altre borse europee. Balzo finale dei rendimenti obbligazionari, Btp +15 bp
L’apertura dei mercati a Wall Street segna un leggero calo dopo sei settimane di rialzi consecutivi. Questa settimana è cruciale per le trimestrali, con molte aziende dello S&P 500 pronte a rivelare i loro conti, inclusi nomi di spicco come General Motors e Tesla. Gli investitori monitorano da vicino i risultati, con il 79% delle aziende finora che ha superato le aspettative di utili e ricavi.
Disney ha annunciato la nomina di James Gorman come nuovo presidente a partire da gennaio, mentre la ricerca del successore di Bob Iger come amministratore delegato è prevista per il 2026. La decisione arriva nel contesto di una fase di transizione per l’azienda.
La Commissione europea ha dato il via libera alla creazione di una joint venture tra Masdar ed EDF, focalizzata sulla gestione di impianti di trattamento delle acque e produzione energetica in Arabia Saudita. L’approvazione arriva dopo un’attenta valutazione dell’impatto concorrenziale nel SEE, risultando in una procedura semplificata di controllo delle concentrazioni.