NEW YORK (WSI) – Il movimento Black Lives Matter a difesa dei neri dopo i numerosi casi di omicidi e violenze contro afroamericani da parte delle forze dell’ordine, è “razzista e anti americano“. A pensarlo e ad avere il coraggio di dirlo è Rudy Giuliani, ex sindaco di New York.
Quando usi lo slogan “le vite nere contano, fai uso di un discorso per natura razzista e anti americano”: fa diventare i poliziotti il bersaglio delle proteste, secondo quello che è stato sindaco della Grande Mela a fine Anni 90 e durante l’attentato alle Torri Gemelle, e giustifica invece tutte le altre uccisioni di neri.
“Invece di dire che i giovani neri hanno paura della polizia, i genitori dovrebbero insegnare ai loro bambini che 99 volte su 100 il vero pericolo per loro non sono i poliziotti bensì altri neri”.
“Ci sono state 60 sparatorie a Chicago e il movimento Black Lives Matter non si fa sentire. Poi un nero viene ucciso da un’agente della polizia, in circostanze molto dubbie, e il movimento è dappertutto. Il che ti porta a fare una riflessione: le vite nere contano o contano solo quando vengono tolte da un poliziotto”.
Giuliani si è spinto oltre nel suo intervento radiofonico a Face The Nation sull’emittente CBS News, consigliando di introdurre una politica di “tolleranza zero” per chi non mostra rispetto per le forze dell’ordine.
Giuliani, di origini italiane e membro del Partito Repubblicano, è noto per la stretta sulla sicurezza imposta a New York quando era primo cittadino. È famoso in particolare per aver fatto ricorso a misure molto severe sui reati minori – che secondo lui avrebbero poi portato a crimini di maggiore gravità – e innovative, come lo schieramento nelle zone più calde della metropolitana statunitense di poliziotti travestiti da tassisti. Le misure hanno funzionato in alcune zone, come il Bronx, per ridurre il tasso di criminalità.
In uno studio pubblicato nel 2002, intitolato Carrots, Sticks and Broken Windows, i ricercatori Hope Corman e Naci Mocan sostegono che la politica anti crimine di Giuliani soprannominata delle “finestre rotte” non è così efficace nella lotta alla criminalità come i suoi fautori vogliono far credere. Ha un impatto in particolare contro i furti di denaro e mezzi di trasporto, ma non su omicidi e aggressioni.
Il movimento Black Lives Matter è nato tre anni fa, nel 2013, dopo l’assassinio di un ragazzo, Trayvon Martin, da parte di un poliziotto. È il movimento di protesta principale negli Stati Uniti contro le violenze e il pregiudizio della polizia nei confronti dei neri, in particolare nei quartieri “più caldi” delle periferie.