LONDRA (WSI) – Avrà luogo il 5 settembre il dibattito in Parlamento a Londra dedicato ad un possibile secondo referendum sulla Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea votata a maggioranza dai cittadini inglesi lo scorso 23 giugno.
La Camera dei Comuni ha raccolto on line sulla pagina web più di quattro milioni di firme per la calendarizzazione di un dibattitto sulla petizione, come previsto dalla legge a cui il governo inglese dovrà rispondere e introdurre una regola in base a cui se il voto è sotto il 60% e la partecipazione inferiore al 75%, allora potrà essere convocato un nuovo referendum. Il portavoce della Camera dei Comuni ha sostenuto:
“Il Comitato per la petizione ha deciso che visto l’alto numero di persone che hanno sottoscritto la petizione, significa necessità di discussione in Parlamento. Il dibattitto permetterà ai parlamentari di presentare una serie di punti di vista a nome dei loro elettori e al termine del dibattito, un ministro del governo dovrà rispondere alle varie questioni sollevate (…) La petizione chiede che le regole del referendum siano cambiate anche senza effetto retroattivo”.
La petizione per chiedere un secondo referendum è stata avviata ben prima dell’esito referendario sulla Brexit dello scorso 23 giugno, ossia il 25 maggio e come tale non sembra possa cmabiare il destino del regno Unito che uscirà quindi dall’Ue. Il Governo in precedenza ha respinto infatti Raccla richiesta della petizione per un secondo referendum sull’adesione del Regno Unito all’Unione europea e in una risposta ufficiale ha avuto modo di sottolineare che 33 milioni di persone hanno potuto esprimersi in merito e la loro decisione deve essere rispettata.
Più di 1000 avvocati inoltre hanno firmato una lettera indirizzata all’ormai ex primo ministro inglese David Cameron – in questo ore il nuovo inquilino di Downing Street è Theresa May – sottolineando come il risultato del referendum è stata una semplice “consultazione” e non può avere un peso vincolante. Ma nonostante ciò il Regno Unito si prepara all’uscita dall’Unione europea e in questo faticoso e storico passaggio a guidarlo sarà l’erede della lady di ferro, Theresa May che a poche ore dalla sua investitura ha dichiarato:
“La Brexit significa Brexit e sarà un successo”.
Fonte: Independent