ROMA (WSI) – Il risanamento di Mps è pronto a passare da un intermediario in grado di liberare 26,6 miliardi crediti deteriorati lordi: partecipata dal fondo Atlante 2 e supportato da un finanziamento di 7 miliardi da parte di JP Morgan, questa newco dovrebbe acquistare 9,6 miliardi di Npl netti di MontePaschi a un valore di circa il 30% rispetto a quello lordo.
Si tratta di una percentuale, comunque, inferiore al prezzo di carico al quale gli Npl sono messi a bilancio, al 36%, fatto che necessariamente porterà delle rettifiche. A scrivere di questo piano è Il Messaggero, che precisa come la sua attuazione resti appesa all’esito dei negoziati fra governo e autorità europee “sulle deroghe da spuntare nell’applicazione del burden sharing, cioè della condivisione dei rischi tra gli obbligazionisti retail e istituzionali”.
La newco potrà reperire le risorse per l’acquisto degli Npl tramite l’emissione di titoli obbligazionari a breve termine (notes) di categoria junior riservata ad Atlante 2, mentre 7 miliardi saranno di grado senior e a questi titoli potrà essere applicata la Gacs, la garanzia pubblica. JP Morgan interverrebbe con il prestito ponte di 7 miliardi in favore della newco per accelerare sui lunghi tempi per l’emissione delle tranche coperte da Gacs. Il piano dovrà essere pronto entro il 29 luglio, quando la banca senese, insieme alle altre sotto lo scrutinio dell’Eba, conoscerà l’esito dello stress test.
Nel frattempo i credit-default swap (derivati che assicurano il capitale nel caso si verifichi l’insolvenza di un emittente di debito) che coprono 95 milioni lordi di debito emesso da Mps sono stati scambiati, nella settimana conclusa l’8 luglio, con volumi superiori di sette volte rispetto a quelli delle precedenti quattro settimane. Lo fotografano i dati del Depository Trust & Clearing Corp citati da Bloomberg, che precisa che la probabilità di default sui bond junior implicita è al 56% nei prossimi cinque anni.
Il costo iniziale per la sottoscrizione di un credit-default swap, un contratto che consente di assicurarsi contro un eventuale default, sulle obbligazioni junior di Mps è di 3,6 milioni su un importo protetto di 10 milioni di euro; un mese fa tale costo era pari a “soli” 2,8 milioni; al costo iniziale, poi, va aggiunto un premio annuo di 500mila euro.