Blitz GdF a casa della sorella di Renzi: indagato per riciclaggio cognato del premier
I procuratori hanno iscritto al registro degli indagati il cognato del premier Matteo Renzi per riciclaggio. L’inchiesta verte su presunte operazioni effettuate con i soldi di associazioni umanitarie come Unicef.
A casa della sorella del primo ministro, ex sindaco di Firenze, sono arrivati stamattina gli agenti della Guardia di finanza per perquisire l’abitazione. Ma l’obiettivo del blitz a Rignano sull’Arno non era Matilde, bensì il marito, il manager di origini bolognesi Andrea Conticini, 35 anni. Conticini non è il solo indagato dalla procura di Firenze. Con lui ci sono anche i fratelli – il gemello Luca e il 40enne Alessandro. Anche loro sono stati perquisiti qualche giorno fa. I fratelli sono accusati di appropriazione indebita.
I pm Luca Turco e Giuseppina Mione indagano su una triangolazione di denaro che sarebbe transitato da famosissime organizzazioni umanitarie come l’Unicef (Alessandro Conticini ne è stato il direttore, ad Addis Abeba, in Etiopia) o la Operation Usa (un’altra associazione no profit che si occupa di sostegno ai popoli di Paesi in via di sviluppo colpiti da epidemie o tragedie), verso la “Play Therapy Africa Limited” diretta dallo stesso Alessandro Conticini.
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La seduta di Wall Street apre in rialzo grazie alla spinta di Apple e Netflix, con il Nasdaq in crescita. Nonostante una chiusura leggermente in calo ieri, i principali indici mostrano segni positivi grazie a dati macroeconomici favorevoli. Tuttavia, il petrolio Wti segna una diminuzione del prezzo al Nymex.
Il mercato edilizio americano ha subito una contrazione a settembre 2024, con un calo dello 0,5% nei nuovi cantieri avviati e una diminuzione del 2,9% nei permessi edilizi. Le aspettative degli analisti prevedevano un calo meno marcato nei permessi.
I mercati azionari cinesi hanno chiuso in netto rialzo, con l’indice Hang Seng di Hong Kong in aumento del 3,61% e lo Shanghai Composite del 2,91%. Questo avviene dopo le nuove misure di finanziamento della banca centrale cinese. Il PIL del terzo trimestre è cresciuto del 4,6%, superando le previsioni, ma non ha influenzato negativamente le contrattazioni.