Corte europea appoggia regole Ue su bail-in, cattiva notizia per Renzi
La Corte europea dà ragione all’Unione europea e al bail-in, lo schema di salvataggio delle banche. secondo cui devonp essere i creditori – e non come nel caso del bail-out i contribuenti – ad accollarsi l’onere di condivisione delle perdite. Una brutta notizia per l’Italia di Renzi, che invece chiede proprio il ritorno al bail-out con la richiesta di utilizzare i suoi fondi pubblici per aiutare alcuni istituti in difficoltà, come Mps. Anche perchè la decisione della Corte di Giustizia è vincolante e quindi non si può fare su di essa ricorso in appello.
Nello specifico, la Corte europea ha risposto così alla causa che le era stata presentata da un gruppo di detentori di bond junior, intenzionati a essere risarciti dalle perdite subite con la decisione della Slovenia, nel dicembre del 2013, di ricapitalizzare le sue principali banche controllate dallo Stato con 3,2 miliardi di euro versati dai contribuenti. Con il salvataggio, la Slovenia aveva tuttavia anche azzerato obbligazioni subordinate per un valore di 600 milioni di euro, a discapito dei risparmiatori.
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Seduta perlopiù positiva per le borse europee. A Piazza Affari, il Ftse Mib termina in rialzo dello 0,2% a 33.294 punti
Wall Street apre in positivo, con Nvidia che registra un aumento del 4,8% dopo un inizio negativo nel premercato. Il titolo ha raggiunto un nuovo record, mentre le tensioni tra Russia e Occidente continuano a influenzare i mercati. Inoltre, l’attenzione è rivolta alle prossime decisioni della Federal Reserve sui tassi di interesse.
Sarà operativo entro la fine del 2026 e andrà ad aggiungersi agli altri 16 già esistenti
Negli Stati Uniti, il numero di lavoratori che hanno richiesto per la prima volta i sussidi di disoccupazione è diminuito a 213.000, il valore più basso da maggio. Le aspettative erano di 220.000 richieste. Il totale dei lavoratori che ricevono sussidi è invece aumentato leggermente, raggiungendo 1.908.000 unità.