NEW YORK (WSI) – Mentre i mercati azionari stanno perdendo slancio in vista della riunione della Bce e per paura di una stretta monetaria negli Stati Uniti, gli investitori accumulano posizioni cash a ritmi record. La liquidità è al livello più alto mai toccato negli ultimi 15 anni.
Nonostante il peggio dell’impatto post Brexit sembri passato, anche perché l’S&P 500 ha raggiunto nuovi livelli record forte di un rialzo dell’8,5% dai minimi toccati il giorno della decisione del Regno Unito di abbandonare l’Unione Europea, gli investitori istituzionali sono consapevoli dei rischi per il mercato.
I livelli di cash hanno raggiunto una percentuale del 5,8% nei portafogli di investimento, in aumento di un punto percentuale pieno da giugno. È la quota più alta da novembre 2001, secondo i dati pubblicati da Bank of America Merrill Lynch. I risultati della ricerca si basano su un sondaggio effettuato tra i gestori.
Oltre a tenere i soldi sotto il cuscino per mettersi al riparo da eventuali nuove turbolenze che sono in agguato vista la concomitanza tra stress test delle banche europee in luglio, riunione della Federal Reserve e gli eventi politici potenzialmente destabilizzanti dell’autunno (elezioni bis in Austria, referendum sulle quote di migranti in Ungheria e referendum costituzionale in Italia, che potrebbe decretare la caduta del governo Renzi).
Azionario sottopesato per la prima volta in 4 anni
Gli investitori fanno catenaccio. I money manager sono infatti alla disperata ricerca di beni rifugio come oro e Bund e di una protezione valida contro eventuali crolli che potrebbero essere dietro l’angolo. Le strategie di difesa contro un potenziale calo delle Borse non era mai stata così alta da quando la banca Usa ha iniziato a effettuare il sondaggio tra i fund manager.
Nonostante i 12 mila miliardi di dollari di debiti che rendono meno di zero in tutto il mondo e la banca centrale americana che potrebbe mantenere una politica accomodante per tutto il 2016, nelle menti degli investitori sta crescendo la convinzione che le condizioni finanziarie si stiano irrigidendo. Secondo gli analisti di BofA è proprio la paura che sta aiutando i listini azionari negli ultimi giorni.
“Un numero record di investitori sostiene che le politiche fiscali sono troppo rigide e la decisione di sottopesare l’azionario per la prima volta in quattro anni dice proprio che un allentamento fiscale e monetario potrebbe essere un catalizzatore tattico per gli asset rischiosi da qui in avanti”, dice Michael Hartnett, chief investment strategist dell’istituto.
È in atto una rotazione di portafoglio massiccia verso il cash. Gli investitori sono inoltre in fuga da Eurozona, banche e compagnie di assicurazioni, preferendo società americane, dell’universo industriale, energetico, tecnologico e attive nel settore materiali di base.
Fonte: Cnbc