ROMA (WSI) – I medici che sconsigliano ai propri pazienti di sottoporre i figli al vaccino d’ora in avanti andranno incontro alla radiazione dall’albo. Lo ha stabilito l’ordine dei medici. La presa di posizione molto forte è stata resa necessaria dalla crescente popolarità del fronte contrario al vaccino.
In un documento dell’organizzazione corporativa si parla di una “infrazione del codice deontologico” in caso di consiglio ai pazienti di non vaccinarsi, “in particolare se fornito al pubblico con qualunque mezzo”.
Nel documento dell’ordine dei medici viene sintetizzata l’importanza del vaccino come strumento di prevenzione sanitaria e vengono suggerite strategie per aumentare le coperture vaccinali, che in questi anni in Italia stanno vedendo un calo preoccupante. La flessione è stata riscontata per quasi tutti i tipi di vaccino.
Le vaccinazioni obbligatorie in Italia per i bambini sono poliomielite, tetano, difterite ed epatite B. Pertosse, influenza, morbillo, parotite e rosolia sono fortemente consigliate e offerte a titolo gratuito. Il vaccino trivalente (contro morbillo, parotite e rosolia), in particolare, è fortemente consigliato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ha denunciato un netto calo delle vaccinazioni obbligatorie cui sono sottoposti i bambini italiani.
L’Istituto Superiore di Sanità ha ricordato più volte come il mantenimento di coperture elevate sia “fondamentale per prevenire epidemie ed evitare che si ripresentino malattie che sono state eliminate in Italia”.
La storia del vaccino trivalente
Nonostante non sia stata scientificamente dimostrata l’esistenza di un nesso tra il vaccino trivalente e i casi di autismo, il tasso dei vaccini si sta riducendo in Italia. È una tendenza che è andata a consolidarsi dopo la pubblicazione nel 1998 e il rilancio di una controversa ricerca scientifica di un medico, Andrew Wakefield, in cui si collegava l’autismo al vaccino MPR. L’articolo è stato poi cancellato – cosa rarissima – dalla rivista medica Lancet sulla quale era apparso e gli altri autori dello studio hanno in seguito rinnegato i risultati della ricerca, facendo ritirare i propri nomi.
Nel nostro paese, infatti, il numero di vaccini eseguiti sui bambini “sono ai limiti della soglia di sicurezza”, secondo l’istituto Superiore di Sanità. Wakefield aveva falsificato i dati sembra per fornire all’avvocato che si occupava di risarcimenti per danni da vaccino una prova su cui basare le sue richieste di denaro. Wakefield è stato radiato dall’ordine dei medici inglesi. Il medico continua a proclamare la sua innocenza, dicendo di essere vittima di un complotto.
Come scrive il ministero della Salute, anche l’ultima ricerca sul tema, pubblicata nel marzo 2013 sul Journal of Pediatrics (Increasing Exposure to Antibody-Stimulating Proteins and Polysaccharides in Vaccines Is Not Associated with Risk of Autism) conferma, in linea con le altre numerose evidenze scientifiche disponibili in materia, che non c’è alcun legame tra i vaccini e l’autismo.