Economia

Come ottenere detrazioni per familiari a carico: guida al 730

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Spese sanitarie, spese di istruzione, veterinarie, sportive, per la ristrutturazione di casa: sono tante le uscite che il contribuente effettua nel corso dell’anno, per sé e per la propria famiglia, e che può scaricare direttamente nella dichiarazione dei redditi avendo diritto ad una detrazione fiscale.

Detrazione 730 precompilato o ordinario

Partendo dalla denuncia dei redditi, quest’anno come l’anno scorso è possibile utilizzare il nuovo modello 730 precompilato, così chiamato perché il Fisco lo ha già compilato in alcune sue parti sulla base di dati già conosciuti come quelli contenuti nella certificazione Unica (l’ex Cud), quelli comunicati all’Agenzia delle Entrate ( ad esempio gli interessi passivi sui mutui, premi assicurativi, contributi previdenziali, ecc..),  alcuni dati contenuti nella dichiarazione dei redditi dell’anno precedente e  altri presenti nell’Anagrafe tributaria come ad esempio, le informazioni contenute nelle banche dati immobiliari (catasto e atti del registro), i pagamenti e le compensazioni effettuati con il modello F24.

Ebbene il contribuente può accedere da un’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate, dotato di credenziali di accesso a Fisconline, o dal sito dell’Inps, munito di codice PIN, al suo 730 precompilato, verificare la correttezza dei dati contenuti, eventualmente modificarli e poi inviarlo al Fisco. Il tutto direttamente on line. Si precisa che chi riceve il 730 precompilato non ha l’obbligo di utilizzarlo, potendo continuare a utilizzare il modello 730 classico, quello ordinario.

Detrazioni familiari

Tra le spese scaricabili nel 730, sia precompilato che ordinario, troviamo quelle che il contribuente sostiene pe sé e per la sua famiglia da cui poter ottenere le detrazioni fiscali per familiari a carico, consistenti nella possibilità di detrarre dall’Irpef dovuta, l’Imposta sul reddito delle persone fisiche, una quota pari al 19% delle spese sostenute.

Familiari a carico: chi sono

Sono considerati familiari fiscalmente a carico i membri della famiglia che nell’anno precedente hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a 2.840,51 euro, al lordo degli oneri deducibili. Nel modello 730 c’è un apposito prospetto intitolato “Familiari a carico” in cui devono essere inseriti i dati relativi ai familiari che nel 2015 sono stati fiscalmente a carico del contribuente, al fine di fruire delle detrazioni dall’imposta per il coniuge, i figli o gli altri familiari a carico. Queste detrazioni vengono calcolate dal soggetto che presta l’assistenza fiscale.

Nel limite di reddito di  2.840,51 euro che il familiare deve possedere per essere considerato fiscalmente a carico, vanno considerate anche le seguenti somme, che non sono comprese nel reddito complessivo:

  •  il reddito dei fabbricati assoggettato alla cedolare secca sulle locazioni;
  •  le retribuzioni corrisposte da Enti e Organismi Internazionali, Rappresentanze diplomatiche e consolari, Missioni, Santa Sede, Enti gestiti direttamente da essa ed Enti Centrali della Chiesa Cattolica;
  •  la quota esente dei redditi di lavoro dipendente prestato nelle zone di frontiera ed in altri Paesi limitrofi in via continuativa e come oggetto esclusivo del rapporto lavorativo da soggetti residenti nel territorio dello Stato;
  •  il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità (art. 27, commi 1 e 2, del D.L. 6 luglio 2011, n. 98);
  •  il reddito d’impresa o di lavoro autonomo assoggettato ad imposta sostitutiva in applicazione del regime forfetario per gli esercenti attività d’impresa, arti o professioni (art. 1, commi da 54 a 89, legge 23 dicembre 2014, n. 190).

Possono essere considerati a carico anche se non conviventi con il contribuente o residenti all’estero:

  •  il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
  •  i figli (compresi i figli adottivi, affidati o affiliati) indipendentemente dal superamento di determinati limiti di età e dal fatto che siano o meno dediti agli studi o al tirocinio gratuito; gli stessi, pertanto, ai fini dell’attribuzione della detrazione non rientrano mai nella categoria “altri familiari”.

Possono essere considerati a carico anche i seguenti altri familiari, a condizione che convivano con il contribuente o che ricevano dallo stesso assegni alimentari non risultanti da provvedimenti dell’Autorità giudiziaria:

  •  il coniuge legalmente ed effettivamente separato;
  •  i discendenti dei figli;
  •  i genitori (compresi quelli adottivi);
  •  i generi e le nuore;
  •  il suocero e la suocera;
  •  i fratelli e le sorelle (anche unilaterali);
  •  i nonni e le nonne

 La detrazione per coniuge a carico

Tale detrazione per coniuge a carico ha misura pari a:

  • 800,00 euro se il reddito complessivo non supera 15.000,00 euro;
  •  690,00 euro se il reddito complessivo è superiore a 15.000,00 euro ma non a 40.000,00 euro
  • 690,00 euro se il reddito complessivo è superiore a 40.000,00 euro ma non a 80.000,00 euro.

 Detrazione per figli a carico e altri familiari

La detrazione fiscale prevista per ciascun figlio a carico è di 950,00 euro. Tale detrazione è sostituita da:

  • 1.220,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  •  1.350,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
  •  1.620,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.

 

Nel caso in cui i figli a carico siano più di tre le stesse detrazioni sono aumentate di 200,00 euro per ciascun figlio e pertanto risultano pari a:

  •  1.150,00 euro per ciascun figlio di età superiore a tre anni;
  •  1.420,00 euro per ciascun figlio di età inferiore a tre anni;
  •  1.550,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età superiore a tre anni;
  •  1.820,00 euro per ciascun figlio con disabilità di età inferiore a tre anni.

La detrazione prevista per ogni altro familiare a carico è di  750,00 euro.

 

Fonte: Agenzia delle Entrate