PECHINO (WSI) – Si è svolto a Chengdu, in Cina la riunione del G20 che ha dovuto affrontare tante tematiche scottanti, dalla Brexit, al crescente e preoccupante terrorismo, il flusso di migranti fino alla situazione delle banche, specie quelle italiane.
Partendo proprio dal referendum inglese che ha decretato lo scorso 23 giugno l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, il gruppo dei 20 grandi della Terra ha affermato che proprio la Brexit “aggiunge incertezza riguardo l’economia mondiale.
“Tale incertezza” – secondo il cancelliere Philip Hammond – “ci sarà fino alla fine dei negoziati con l’Ue”. Nonostante ciò i ministri delle finanze e i governatori centrali delle 20 maggiori economie sviluppate ed emergenti, promettono di ricorrere a tutti gli strumenti ottici necessari per rilanciare la crescita sotto pressione proprio con la Brexit. Nonostante la Brexit proprio, i membri del G20, concordano che l’economia globale migliorerà nel 2016 e nel 2017. A dirlo il numero uno della banca centrale tedesca, Jens Weidmann. D’altra parte però i problemi specie per il Regno Unito ci sono.
Il Fondo monetario internazionale la scorsa settimana ha abbassato le stime di crescita dell’economia inglese, dall’1,9% all’1,7% per il 2016 e di conseguenza anche per l’economia globale, dal 3,2% a 3,1%. Christine Lagarde, la scorsa domenica ha avuto modo di sottolineare che il G20 avrò luogo proprio in un momento di “incertezza politica per il voto sulla Brexit e la continua volatilità dei mercati finanziari. Tuttavia, come si legge nel comunicato finale del vertice di Chengdu, i ministri del G20 sperano che il Regno unito resti “un partner stretto dell’Ue”.
Nel G20 al centro dei colloqui anche l’attuale situazione del sistema bancario italiano. Da una parte il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan ha affermato che attualmente non esiste alcun rischio escludendo il ricorso al bail-in, ma dall’altro ha confermato che al momento il governo sta dialogando con la Commissione Ue. Parole confermate anche dal commissario agli affari economici, Pierre Moscovici.
“Stiamo lavorando con il governo italiano che naturalmente sta proponendo soluzioni nel pieno rispetto delle regole comuni. La cura è la Bce ma penso che siamo qui a questo incontro per dare un messaggio rassicurante sulla volontà delle autorità italiane e la capacità di tutti noi per affrontare la situazione. Non so quando prenderemo una decisione definitiva ma ci stiamo lavorando e penso che otterremo un risultato positivo”.