Brexit: rapporti commerciali tra Italia e Regno Unito non cambiano
Continua il tour diplomatico post Brexit del neo premier britannico Theresa May. Oggi la leader dei conservatori si trovava in trasferta a Roma dove ha incontrato il primo ministro italiano Matteo Renzi. I due hanno assicurato che i due paesi continueranno a essere grandi protagonisti del commercio internazionale.
Renzi ha garantito che Italia e Regno Unito lavoreranno insieme per mantenere rapporti il più stretti possibile. “L’Italia è dispiaciuta per la Brexit, ma adesso servono “tempi chiari e la certezza di un percorso”, ha detto il presidente del Consiglio.
Durante la conferenza stampa al termine dell’incontro con l’omologo britannico Renzi ha aggiunto che “la Brexit è un fatto che ci dispiace, che colpisce una parte dell’opinione pubblica, ma è una decisione del popolo britannico che noi rispettiamo e che oggi richiede molto buon senso”.
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Piazza Affari chiude debole con le altre borse europee. I dati Usa su inflazione core Pce e Pil rafforzano la visione cauta della Fed
Wall Street apre senza grandi variazioni in una giornata caratterizzata dalla pubblicazione di importanti dati macroeconomici, con particolare attenzione all’indice Pce sull’inflazione, preferito dalla Federal Reserve. In vista del Ringraziamento, i mercati saranno chiusi domani e opereranno in modalità ridotta venerdì. Dopo un inizio stabile, il Dow Jones registra un lieve incremento, mentre S&P 500 e Nasdaq mostrano leggere perdite. Il petrolio Wti segna un aumento marginale al Nymex.
Negli Stati Uniti, le richieste di mutui sono in aumento grazie al calo dei tassi d’interesse per la prima volta in oltre due mesi. Secondo la Mortgage Bankers Association, le richieste totali sono cresciute del 6,3%. Le domande di mutuo per l’acquisto di una casa sono particolarmente in crescita, registrando un aumento del 12% rispetto alla settimana precedente.
Stellantis annuncia la chiusura della fabbrica di Luton, concentrando la produzione a Ellesmere Port per allinearsi alla transizione verso i veicoli elettrici nel Regno Unito. La decisione, influenzata dalle politiche del governo britannico, mette a rischio 1.100 posti di lavoro, ma promette nuove opportunità a Ellesmere Port.