NEW YORK (WSI) – Per proteggersi contro una miscela pericolosa formata da un debito governativo enorme e maxi piani di acquisto di titoli del reddito fisso da parte delle banche centrali di tutto il mondo, il consiglio di Marc Faber è quello di far salire al 25% la quota di esposizione del proprio portafoglio di investimento all’oro, bene rifugio per eccellenza.
I rischi sono ovunque. Faber sostiene che i tassi siano così bassi che gli investitori non riescono a fare soldi nel mercato dei bond e pertanto tengono in portafoglio titoli azionari anche se i prezzi sono molto inflazionati. I mercati azionari americani hanno appena raggiunto i massimi di tutti i tempi.
Siccome i banchieri centrali vogliono a tutti i costi che i prezzi di Borsa salgano, per il bene delle aziende quotate ma anche perché i cittadini si sentano più ricchi, stampando denaro a oltranza. Ma il risultato finale di queste politiche eccessive è che le inuguaglianze di reddito e sociali si ampliano e gli investitori si innervosiscono.
Faber ha parlato alla comunità di investitori riunita a Chicago per ascoltare il guru della finanza. Secondo lui è sbagliato avere pregiudizi nei confronti dell’oro. Anche se il tipico investimento prevede una quota dell’1% massimo di esposizione all’oro nel proprio portafoglio, Faber pensa che valga la pena portarla al 25%.
È l’unico modo per ripararsi contro i tanti rischi potenziali. Le banche centrali stanno varando misure di allentamento straordinarie nella speranza di rilanciare la ripresa dopo la recessione più grave dai tempi della Grande Depressione. Ma i programmi di Quantitative Easing non stanno sortendo gli effetti sperati e l’inflazione continua a essere limitata. Senza contare che i banchieri hanno ormai finito le cartucce e perso credibilità.
A parte l’oro, in questo contesto di incertezza e turbolenze dietro l’angolo, Faber ha investito nell’immobiliare asiatico, e in alcuni titoli azionari e del debito mirati.