ROMA (WSI) – Nessuna manovra correttiva per il 2016. E’ l’impegno del premier Matteo Renzi che, nonostante le clausole di salvaguardia a tutela della tenuta dei conti pubblici la facciano ritenere possibile, ha confermato in un’intervista a la Repubblica: “da tre anni conviviamo con il rischio di manovre correttive, ma posso dire con certezza che non ce ne sarà una per il 2016”.
“Purtroppo – ha sottolineato Renzi – ci troviamo a fronteggiare questo meccanismo atroce delle clausole di salvaguardia perché i governi Letta e Monti hanno disseminato di trappole le vecchie finanziarie”.
“Seguiremo la linea già tenuta fin qui scongiurando un salasso da 15 miliardi: l’Iva – è il secondo impegno di Renzi- non aumenterà. E le tasse continueranno a scendere, perché andremo avanti sul taglio dell’Ires”.
Rassicurazioni sono arrivate anche sul salvataggio delle banche. “Se vogliamo fare un intervento pubblico, bisogna che paghino anche i cittadini. E io non voglio che per le responsabilità dei politici del passato, e dei banchieri del passato, paghino i cittadini di oggi. Non è un fatto di consenso, è un fatto di giustizia. Paghi chi ha sbagliato, non la gente comune”.
Sul caso Monte Paschi Renzi attribuisce le responsabilità a una parte politica della sinistra, romana e senese”, e in generale osserva che “da Banca121 in poi certe scelte sono state un suicidio, voluto da una politica impicciona e incapace sia a livello territoriale che nazionale”.