Derivati di Stato: la proposta della Corte dei Conti a Morgan Stanley
ROMA (WSI) – La Corte di conti ha chiesto alla Morgan Stanley di pagare 2,9 miliardi di euro per risolvere una transazione sui derivati stipulati con l’Italia. A riferirlo l’agenzia di stampa Reuters secondo cui la banca americana avrebbe ricevuto la proposta di transazione lo scorso 11 luglio.
Nel dettaglio le operazioni in derivati in questione furono originate tra il 1994 e il 2005, quando a capo del Tesoro vi era l’attuale numero uno della Bce, Mario Draghi. I contratti vennero poi chiusi dal governo Monti in anticipo con un’operazione da 3,1 miliardi di euro scatenando così polemiche fino a che non è intervenuta la Procura della Corte dei Conti che ha messo in luce come le clausole fatte valere dalla banca americana bel 2001 avevano prodotto la chiusura in anticipo dei contratti.
“Riteniamo che questa proposta di transazione priva di basi e ci difenderemo con vigore”.
Questo il commento di un portavoce di Morgan Stanley.
Breaking news
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.
In evidenza l’utlook sul settore assicurativo europeo per il 2025 firmato da S&P Global Ratings