NEW YORK (WSI) – Le Borse sono tornate ad essere un po’ troppo care, secondo il parere di uno dei più importanti analisti al mondo: Peter Oppenheimer. Il chief global equities strategist di Goldman Sachs sostiene che un ribasso del 10% della classe di asset dell’azionario è possibile nei prossimi mesi.
“Penso sia possibile che l’azionario registri una variazione negativa del 10%. A lungo abbiamo pensato che i mercati fossero bloccati in una forchetta che definivamo ‘grassa e piatta’”, ha dichiarato alla Cnbc lo strategist, rifacendosi alla nota pubblicata dalla banca di investimento lunedì scorso.
“Le Borse sono in una sorta di trading range ampio ma volatile con ritorni da investimento relativamente bassi”, ha fatto sapere Oppenheimer, esprimendo un’opinione peraltro condivisa da diversi altri analisti. “Riteniamo che la parte alta della forchetta di trading sia stata toccata e che il raggiungimento della parte bassa sia abbastanza probabile tenuto conto del rally che abbiamo visto” ultimamente.
La scorsa settimana a Wall Street l’indice S&P 500 ha raggiunto i massimi di sempre e anche il Nasdaq-100 viene da un buon periodo grazie anche alle trimestrali positive del settore hi-tech. Il Dow Jones invece ha attraversato un periodo particolarmente nervoso: due giorni fa è riuscito a interrompere una striscia negativa di sette sedute di fila.
Nella sua asset allocation di tre mesi la banca ha declassato le Borsa a “underweight”. Sebbene nell’arco dei 12 mesi gli esperti di Goldman Sachs, che va detto è abbastanza raro che azzecchino le previsioni, siano neutrali sulle prospettive dell’azionario, preferiscono avere portafogli di investimento più esposti alla componente liquida (cash).