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Bazooka Banca Inghilterra è un flop: “Dio solo sa cosa succederà ora”

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Il programma di acquisti di titoli di stato sul mercato secondario da parte della Banca d’Inghilterra si è scontrato duramente contro la carenza di operatori disponibili a vendere i propri gilt, facendo così mancare l’obiettivo sul volume d’acquisti previsto dopo solo due giorni di Qe. Mancano all’appello 52 milioni di sterline degli 1,17 miliardi previsti: le offerte lanciate dalla banca centrale, per quanto allettanti e superiori al valore di mercato non hanno persuaso attori a caccia di rendimenti stabili nel tempo come fondi pensione e assicurazioni a vendere le porzioni a lunga scadenza dei titoli britannici. Sono quest’ultime, infatti, quelle che offrono i migliori rendimenti; fatto assai raro in un mercato a reddito fisso resosi avaro di ritorni in seguito alle politiche ultra espansive delle banche centrali.

“Si può comprendere perché gli investiori non sono così tanto dell’idea di scaricare i bond a lunga scadenza, se si stanno cercando rendimenti quello è l’unico posto nella curva in cui posizionarsi”, ha dichiarato a Bloomberg Jason Simpson, strategist per il reddito fisso di Societe Generale, “Dio solo sa cosa cosa accadrà nelle prossime settimane”. Sì, perché la BoE adesso si trova ad adottare un Quantitative easing in un contesto mutato rispetto a quello del 2012, quando il suo programma di acquisti era stato interrotto: i tassi sono crollati, e raccogliere dal mercato i gilt necessari non sarà facile.

Una conseguenza già si è vista ed era piuttosto prevedibile: la mancanza di titoli di stato britannici a fronte della domanda della banca centrale ha ulteriormente abbattuto i rendimenti dei gilt.