Eurozona: confermata crescita senza grande slancio del Pil
BRUXELLES (WSI) – Confermati dall’Eurostat i dati preliminari resi noti la scorsa settimana in merito alla crescita del Pil dell’eurozona. In particolare nel secondo trimestre dell’anno il prodotto interno lordo è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% su base annua.
Rispetto al primo trimestre però la crescita è in leggera frenata visto che nei primi tre mesi dell’anno era stata pari allo 0,6% su base mensile e all’1,7% su base annua. Nella Ue a 28 il Pil è cresciuto invece dello 0,3% su base trimestrale e dell’1,8% su base annuale. Germania, Slovacchia, Spagna, Cipro e Lituania sono i paesi dove si sono registrate le migliori performance su base annuale mentre le peggiori sono state la Grecia che registra un -0,7%, ma anche Italia e Lettonia (+0,7%), Estonia (+0,5%) e Portogallo (+0,8%).
Breaking news
Finale positivo a Piazza Affari, nonostante i ribassi delle banche. Male gli indici Pmi, torna in voga taglio tassi Bce da 50 bp
Gli indici di Wall Street mostrano andamenti contrastati mentre gli investitori valutano i dati macroeconomici dell’eurozona e le possibili nomine del presidente eletto Trump. L’attenzione è anche rivolta ai dati PMI e alla fiducia dei consumatori negli USA, con il mercato che specula su un possibile taglio dei tassi da parte della Fed.
Ferrari ha acquistato 18.671 azioni ordinarie sul New York Stock Exchange come parte del suo programma di riacquisto azionario. L’acquisto rientra nella quinta tranche di un piano pluriennale da 2 miliardi di euro previsto fino al 2026.
Bosch, il leader mondiale nella fornitura di componenti per autoveicoli, ha dichiarato l’intenzione di ridurre 5.550 posti di lavoro a livello globale, principalmente in Germania, a causa delle sfide nel mercato delle auto nuove. La produzione globale di veicoli è prevista stagnare o diminuire leggermente, influenzata dalla domanda calante, dalla transizione ai veicoli elettrici e dalla crescente concorrenza cinese.