ROMA (WSI) – Un riordino delle misure attuali per la famiglia. Con l’obiettivo di dare più certezze soprattutto alle giovani coppie. È quello che scatterà per effetto del testo unico per la famiglia, che sarà presentato il 13 settembre sotto forma di legge delega dal ministro per gli Affari regionali, Enrico Costa.
Torna così in agenda il disegno di legge delega fermo in Senato da circa due anni, che affida proprio al governo il riordino e il potenziamento delle misure a sostegno dei figli a carico.
“Il nostro punto di partenza è stata l’analisi delle attuali misure per i figli a carico, che presentano una serie di limiti: frammentazione, complessità nell’applicazione, grave iniquità perché per esempio niente arriva agli incapienti, bassa dotazione a confronto con altri Paesi europei. In Italia avere molti figli espone alla povertà più che in altri paesi dell’Ue, un quinto delle famiglie italiane con 3 figli non riesce a soddisfare i bisogni fondamentali” ha spiegato Stefano Lepri, vicepresidente del gruppo PD, primo firmatario del ddl presentato nel 2014.
La nuova agevolazione si propone di sostituire tutti gli attuali interventi con un’unica misura che valga per tutti e per ogni figlio a carico con una progressività selettiva a partire dal reddito ISEE di 50mila euro e fino ai 70mila euro, erogata in busta paga, come detrazione Irpef per i lavoratori autonomi o in denaro per gli incapienti.
La particolarità del nuovo assegno consisterebbe nel fatto che i 150 euro al mese (per un totale di 1.800 euro all’anno) sarebbero concessi non solo alle famiglie con reddito ISEE basso, come succede con il bonus bebè, ma a una platea più ampia di cittadini con figli fino al compimento del diciottesimo anno di età. Inoltre l’importo dell’assegno per i figli scenderebbe a 100 euro dai 18 ai 25 anni.