Un quarto d’ora di panico per gli operatori della Borsa italiana, che hanno ricevuto tantissime richieste dagli investitori, dopo la diffusione della notizia dell’incidente aereo a New York.
“I timori che sia un altro attentato terroristico – ha commentato Roberto Santagostino, responsabile della sala operativa di Simcasse – ha portato fortissimi movimenti nelle sale operative”.
“Chi aveva aperte posizioni lunghe si è precipitato a chiuderle e chi ha potuto farlo si è riposizionato poco dopo”.
In questi momenti si lavora parecchio, “in particolare sui derivati come Fib e MiniFib, ma si specula anche sui Covered Warrant” ha aggiunto Santagostino.
A muoversi non sono solo i piccoli investitori ma anche gli istituzionali e coloro che operano il trading stretto, i così detti rangisti.
“Sicuramente c’è stato il panico – aggiunge la trader di una Sim tedesca che preferisce rimanere anonima per politica aziendale – con il mercato che ha perso 1.200 punti in pochi minuti. Si è operato piu’ che altro sui derivati che sui titoli per una questione di rapidità”.
“Gli istituzionali hanno alleggerito le posizioni, ma non in modo eccessivo – aggiunge l’operatrice – Le vendite scatterebbero se si trattasse di un attentato perche’ ricrescerebbero i timori e l’instabilità finanziaria”.
“Adesso le ricoperture stanno riportando gli indici verso le quote precedenti alla notizia” conclude l’operatrice.
Intanto Piazza Affari ha portato il Mibtel a -2,09% e il Mib30 a -2,13%.