Roma paralizzata dal caos M5S: chi sperava in una migliore amministrazione della capitale italiana dopo l’era di Ignazio Marino, dovrà evidentemente attendere ancora. Ma a sentirsi umiliata e tradita è l’intero elettorato che aveva visto nel Movimento 5 Stelle davvero un segnale di cambiamento nell’area politica del paese. L’umiliazione si fa più bruciante con le parole che il premier Matteo Renzi proferisce nel corso della trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa:
“A me dispiace. Io lo so che nella logica politica dovrei dire evviva. Io no. Io sono stato accusato da sindaco di intelligenza con il nemico perché non mi auguravo la morte di Berlusconi. Virginia Raggi è sindaco di Roma, se lei fa bella figura, la fa Roma. Le scene di queste ore sono indecorose, ma umanamente e personalmente sono triste. Basta con l’atteggiamento di chi vuole la morte degli avversari. Non ho mai visto tante bugie tutte insieme ma da italiano e premier sono dispiaciuto”.
Ancora Renzi da Vespa:
“Noi non siamo contro l’amministrazione di Roma, siamo per risolvere i problemi, e siamo pronti a dare una mano, ma no alla doppia morale”, mentre nel M5S “c’è una doppia morale: se un indagato è del Pd si deve dimettere, è un ladro. Se l’indagato è uno del M5s è un complotto della magistratura. Io non sono mai stato indagato, ma non lo sbandiero”..
Intanto, dopo una riunione fiume del direttorio del M5S, durata ben 10 ore, la richiesta al sindaco di Roma è di ridiscutere le nomine di Raffaele Marra (vicecapo di Gabinetto), Salvatore Romeo (capo segreteria), nonché degli assessori Paola Muraro (Ambiente) e Raffaele De Dominicis (Assessore al Bilancio in pectore).
Ma Raggi starebbe pensando piuttosto a uno spostamento del vicecapo di gabinetto Raffaele Marra e a un ridimensionamento del ruolo del capo della segreteria Salvatore Romeo con relativo taglio di stipendio, e non vorrebbe rinunciare a Raffaele De Dominicis; per Paola Muraro attenderebbe di leggere le ‘carte’.
In tutto questo, salta l’incontro tra il leader del M5S Beppe Grillo e Raggi. Grillo avrebbe deciso all’ultimo momento di non farsi vedere a Roma. Ma è possibile anche che stia pensando a un blitz per evitare l’appostamento di telecamere e giornalisti.