Bce, parlano gli economisti. Ecco quali sono le prossime mosse di Draghi
In arrivo la decisione della Bce di Mario Draghi sui tassi di interesse dell’Eurozona e il discorso che il numero uno Mario Draghi proferirà in conferenza stampa, a partire dalle 14.30.
La maggior parte degli economisti prevede una nuova estensione del programma di quantitative easing.
Non sono mancate nei giorni scorsi alcune analisi. Come quella dell’analista della divisione del credito di Citi, Hans Lorenzen, che non ha risparmiato critiche alle banche centrali: chiamate in causa Federal Reserve, Bce e Bank of England, colpevoli con le loro politiche di tassi di interesse a zero e dintorni.
Leggi Italia ed Europa al palo: Citi: da Bce danni alle pensioni. Lorenzen ha chiesto dunque alla Bce di fermarsi nella sua politica di acquisti scatenati di asset.
C’è stato poi l’altro analista, di Pimco, che ha dispensato invece consigli a Mario Draghi, affinché si butti anche nell’acquisto di crediti deteriorati, a favore delle banche dell’Eurozona e in particolare di quelle della periferia (leggi Italia).
Questa la previsione di Russell Silberston, manager del team Multi-Asset di Investec Asset Management
“Da luglio i dati sono più deboli ma non ancora preoccupanti. Considerata l’incertezza dello scenario, è probabile che le previsioni sul PIL europeo saranno riviste al ribasso, soprattutto quelle sulla crescita di medio periodo.
La BCE si riferisce continuamente alla politica monetaria di medio periodo, pertanto mi aspetto che la Banca Centrale Europea estenda il QE da marzo 2017 a settembre 2017. Continuo a sostenere che la BCE debba modificare i limiti al QE, per facilitare il programma attuale, vi è pertanto la probabilità che vengano apportate alcune modifiche al programma stesso, anche se la BCE potrebbe lasciar passare del tempo prima di annunciare questi cambiamenti. Continuo a ritenere inoltre che il modo più efficace per garantire flessibilità al programma di QE consista nell’allentare le restrizioni allo schema di capitale sugli acquisti”.
Salman Ahmed, Chief Investment Strategist di Lombard Odier Investment Managers, afferma:
“In occasione della riunione sulla politica monetaria ci aspettiamo che la BCE torni in modalità di allentamento dopo la pausa estiva. Crediamo esista una forte possibilità che la durata del programma di acquisto sia estesa fino a settembre 2017 o persino oltre. Questa misura sarà accompagnata da alcuni adeguamenti tecnici alle modalità del programma di easing, in modo da allentare i vincoli sull’acquisto di ulteriori asset, tenuto conto in particolare della carenza di obbligazioni tedesche. In questa fase, sembra improbabile che ci possa essere un allontanamento dall’allocazione basata sullo schema di sottoscrizione del capitale della BCE. Tuttavia, se ciò dovesse verificarsi, sarebbe un modo per prendere due piccioni con una fava. Una mossa del genere, infatti, aumenterebbe l’impatto dello stimolo e, allo stesso tempo, attenuerebbe i vincoli con cui la banca centrale deve confrontarsi. Questo ritorno all’allentamento è spinto dalle persistenti dinamiche di inflazione anemica nell’unione monetaria e dalla crescente consapevolezza che lo stimolo di politica monetaria resta l’unica forma significativa di sostegno all’economia. Senza ulteriori azioni c’è il forte rischio di irrigidimento delle condizioni finanziarie, a discapito della leggera ripresa in corso. In sintesi, crediamo che il dominio delle banche centrali continuerà a intensificarsi, con la BCE intenta a raggiungere il proprio target di inflazione facendo ricorso agli strumenti di politica monetaria che ha a disposizione.
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