ATENE (WSI) – La crisi del debito greco, che non si è mai veramente chiusa anche se così potrebbe sembrare dall’atteggiamento dei mercati negli ultimi mesi, è tornata di prepotenza d’attualità dopo che il primo ministro Alexis Tsipras ha attaccato i creditori del paese.
Tanto da spingere la Bce a intervenire per chiarire la situazione. Francoforte, sulla falsa riga di quanto già reso noto dal Fondo Monetario Internazionale, ha espresso preoccupazioni sullo stato di salute dell’economia e del debito pubblico della Grecia.
Nonostante i ripetuti sforzi e i sacrifici di autorità e popolo in Grecia, l’Europa sta perdendo la pazienza con Atene. I funzionari di Bruxelles hanno fatto sapere di non essere per nulla soddisfatti delle riforme attuate dal governo Tsipras, che proseguono a rilento. Motivo per cui le autorità non hanno intenzione di parlare di eventuali misure di ristrutturazione del debito, malgrado la consapevolezza che queste siano necessarie.
La prossima tranche di aiuti finanziari previsti potrebbe essere fornita solo se la situazione sotto questo aspetto migliorerà. L’esborso di fondi sarà quindi probabilmente rimandato, secondo quanto riferito dalle fonti citate dai media oggi. Insomma, la crisi del debito greco non dovrebbe essere risolta prima dell’esito delle elezioni in Germania.