Cdp: per operazioni Mps, Poste bisognerà aspettare referendum
NEW YORK (WSI) – L’incertezza sull’esito della consultazione pesa sul successo di almeno tre grandi operazioni finanziarie previste entro fine anno.
“Una serie di operazioni dovranno aspettare l’esito del referendum”, ha confermato oggi l’AD di Cassa Depositi e Prestiti Fabio Gallia, nel corso di un convegno, senza fare riferimenti a dossier specifici.
Nell’ultima parte del 2016 dovrebbero tenersi infatti l’aumento di capitale di Banca Mps, il collocamento del 30% circa di Poste italiane e la vendita di Banca Marche, Banca Etruria, Cari Ferrara e CariChieti.
Secondo Gallia, comunque, “il mercato si aspetta un voto favorevole” e “se passa (il referendum) l’Italia potrà raccontare una storia molto credibile” nei confronti degli investitori.
Breaking news
Pmi ancora sotto i riflettori oggi, con i dati flash di ottobre. “Per la Banca Centrale Europea, gli ultimi dati rappresentano una sorpresa non piacevole”
Ftse Mib positivo, con Saipem in vetta al listino dopo la trimestrale e la nuova guidance per il 2024. Tra i dati in evidenza oggi i Pmi Ue
Intesa Sanpaolo sigla con le delegazioni sindacali di gruppo di FABI, FIRST CISL, FISAC/CGIL, UILCA e UNISIN, “l’accordo finalizzato a consentire un ricambio generazionale senza impatti sociali”
Trimestrale oltre le attese per Saipem che ha anche migliorato la guidance per l’intero 2024. Ecco i dettagli