MILANO (WSI) – A inizio agosto, dopo quasi un anno di lunghe trattative, il Milan è stato ceduto dalla famiglia Berlusconi ad una cordata cinese, al prezzo di 740 milioni di euro. Ma chi sono questi imprenditori cinesi? A svelare qualche indiscrezione è un articolo dell’agenzia di stampa Usa Bloomberg che citando fonti anonime, afferma che i cinesi hanno acquistato il Milan non avendo i soldi necessari a completare l’acquisto e ancora oggi sono alla ricerca di potenziali acquirenti.
“La semi-sconosciuta cordata di imprenditori, guidata da Li Yonghong, sta sondando l’interesse di nuovi investitori, hanno detto le nostre fonti. Quando ha accettato di comprare il Milan per 740 milioni, compresi i debiti, non aveva a disposizione tutti i soldi”.
Alla notizia bomba rivelata da Bloomberg, la cordata Sino-Europe Sports non smentisce ma affida ad uno scarno comunicato le sue reali intenzioni nel Milan, il cui valore potrebbe arrivare a quota 2,9 miliardi di euro e in cinque anni i ricavi aumenteranno a 500 milioni l’anno.
“Stiamo ultimando l’acquisto [del Milan] e abbiamo fornito informazioni a partner economici e altri soggetti interessati come parte del processo di chiusura della trattativa, che avverrà entro la fine di quest’anno”.
Quando si chiuderà l’accordo tra la Fininvest e i cinesi? La cordata guidata da Li Yonghong ha ipotizzato la fine del 2016 forse novembre ma i più esperti – come Peppe Di Stefano, giornalista di Sky Sport – ipotizzano un tempo più lungo.
“Il closing ora è previsto per l’inizio di dicembre, perché c’è stato uno slittamento di circa un mese dovuto soprattutto alle autorizzazioni bancarie per il gruppo cinese. Non c’è alcun problema e le parti sono in costante contatto. L’intenzione è quello di provare a chiudere l’affare entro la fine del 2016 in modo da consegnare alla società a partire dall’1 gennaio l’opportunità di costruire un nuovo Milan. […] C’è un pizzico di preoccupazione, perché la tanta confusione di questi anni ha portato un minimo di paura, ma stavolta crediamo che l’affare sia fatto e che manchino [solo i] dettagli”.
Fonte: Il Post