Scivolone non solo per l’azione Deutsche Bank, ma anche per i suoi bond più rischiosi, che hanno assistito al balzo dei tassi più forte dal mese di luglio. Il motivo è la notizia arrivata nelle ultime ore, ovvero la richiesta avanzata al colosso tedesco dagli Usa di pagare una multa fino a $14 miliardi.
La pressione sui cosiddetti Coco bonds è stata immediata: i tassi sono schizzati di 31 punti base. Da segnalare che i CoCo – letteralmente contingent convertible debt) – sono bond ibridi che vengono convertiti in azioni quando il capitale di una banca scende a un certo valore.
James Chappell, analista di banche presso Berenberg intervistato dal Financial Times calcola che già una eventuale risoluzione della causa intentata dagli Usa per un valore di 8 miliardi di euro – dunque una multa minore rispetto ai $14 miliardi – si tradurrebbe comunque in un calo del Common Equity Tier One Ratio – parametro di solidità patrimoniale – di Deutsche Bank nei pressi del 10%, in flessione rispetto al 10,8% di giugno e ben al di sotto del ratio della maggior parte delle banche rivali.
I Coco bond per un valore di 1,75 miliardi di euro con cedola del 6% con scadenza nel 2022 sono scesi di più di 6 punti base, da 82,96 a 76,85, per poi risalire attorno a 77,59 euro, stando ai dati di Tradeweb.
Ma attaccati dai ribassisti sono stati anche i bond di altre scadenze, come l’obbligazione subordinata 4,50% 2026 (codice ISIN DE000DL40SR8) che è stata collocata sul mercato per un valore di 750 milioni di euro lo scorso maggio, e che è scivolata sotto il prezzo di collocamento (99,66).
Gli obbligazionisti già tremano, temendo che Deutsche Bank non riuscirà a rispettare il pagamento delle cedole alle date di scadenza.
Interpellato da Bloomberg Tomas Kinmonth, strategist del credito presso Abn Amro Bank ad Amsterdam, ha commentato il calo dei bond, affermando che oggi sono “caduti come birilli”. Il punto, ha aggiunto, è che, anche se fosse ridotta, la multa potrebbe sorpassare tutti gli accantonamenti detenuti dalla banca”.
Bloomberg riporta che, verso la fine di giugno, il colosso ha accantonato 5,5 miliardi di euro in previsione della risoluzione di cause legali intentate contro di esso.
Ciò significa che perdite in eccesso potrebbero costringere Deustche Bank a saltare il pagamento degli interessi, stando a quanto ha commentato anche Lloyd Harris, gestore di portafoglio presso Old Mutual Global Investors.
Ma il bagno di sangue è anche sul titolo, che ha perso fin oltre -9%, con una capitalizzazione di mercato del colosso scesa di 1,6 miliardi di euro.
Da segnalare che la multa chiesta dal dipartimento di Giustizia Usa, del valore di $14 miliardi, è poco inferiore all’equivalente di $18,44 miliardi di valore di mercato di Deutsche Bank. Una multa davvero monstre.