Siria: raid Usa uccide 62 soldati. Ira Russia: “Washington difende l’Isis”
NEW YORK (WSI) – Dopo appena cinque giorni di tregua in Siria, riesplode la tensione tra Usa e Russia dopo che la coalizione anti-Isis a stelle e strisce ha confermato di aver colpito accidentalmente una base governativa ad est del paese, nei pressi di Dayr az Zor, uccidendo 62 siriani e ferendone 100.
“Si tratta di un attacco grave e palese alla Siria e al suo esercito e la prova certa del sostegno degli Stati Uniti a Daesh e ad altri gruppi terroristici”.
. Questa la denuncia in una nota dell’esercito di Damasco.
Non solo. Stando a quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass:
“Se prima nutrivamo sospetti che tutto questo era per difendere Jebhat al-Nusra, adesso, dopo i raid aerei sull’esercito siriano siamo giunti alla spaventosa conclusione che la Casa Bianca difende l’Isis“, ha attaccato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
Grande rammarico per l’incidente espresso da Barack Obama. La controparte russa era stata informata prima che iniziassero i raid aerei che poi avrebbero colpito militari siriani anziché obiettivi dell’Isis” si legge in un comunicato diffuso a Washington.
Intanto proprio la Russia ha chiesto con urgenza un Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per discutere degli attacchi aerei da parte della coalizione guidata dagli Usa in Siria che, secondo quanto sostiene Mosca.
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