GINEVRA (WSI) – Renzi rischia veramente di perdere la scommessa del referendum costituzionale ma c’è solo una possibilità su 100 che l’Italia esca dall’Eurozona. Sono le stime di Credit Suisse, le cui previsioni percentuali, come ogni stima seppur supportata da calcoli, vanno prese con le molle, dal momento che gli analisti non avevano saputo prevedere, per esempio, l’esito della Brexit.
“Che vincano i No è una possibilità reale, che potrebbe avere conseguenze negative sul piano politico, economico e finanziario per il paese”, scrive la banca svizzera, “ma riteniamo che l’impatto sarà contenuto e che non porterà all’abbandono dell’euro da parte dell’Italia”.
L’effetto domino – referendum costituzionale, elezioni anticipate, referendum sull’euro e eventualmente Exitaly – è giustificato dalla presa di posizione forte di Renzi, secondo gli analisti. Il primo ministro ha promesso che rassegnerà le dimissioni se gli italiani non voteranno a favore della riforma del Senato e del titolo V della Costituzione, con tanto di fine del bicameralismo perfetto e misure volte a garantire una maggiore governabilità.
Renzi ha persino accennato al fatto che potrebbe lasciare la politica in caso di sconfitta al voto popolare, che dovrebbe tenersi il 27 novembre o comunque intorno a quella data. In caso di elezioni anticipate dopo un probabile periodo di transizione con al timone un governo di tecnici, il MoVimento 5 Stelle potrebbe imporsi e invocherebbe un referendum sull’euro. Ciò aprirebbe la strada alla possibilità che l’Italia esca dall’area euro.
Credit Suisse è convinta che però non si arriverà a tanto. Innanzitutto non è detto che Renzi si dimetta veramente, anche perché ha fatto sapere che in ogni caso le nuove elezioni si terranno nel 2018, come previsto, qualunque cosa accada nel referendum autunnale.
Inoltre, indire un referendum su una decisione presa con i trattati internazionali, come per l’appunto l’appartenenza all’Ue e all’Eurozona – è contro la legge costituzionale italiana. Secondo quanto stabilito dai trattati europei, inoltre, non è possibile lasciare l’euro senza abbandonare anche l’Ue.
I leader del MoVimento 5 Stelle hanno invece fatto capire che se fossero al governo provvederebbero a indire un referendum sull’euro ma non sull’Ue. Infine, anche se gli italiani stanno perdendo fiducia nelle autorità europee, al contrario dell’area euro l’Ue viene ancora vista bene da molti come istituzione.
Uno scenario di Exitaly, secondo Credit Suisse, richiede che si verifichino tutta una serie di eventi a catena, alcuni dei quali improbabili o addirittura impossibili, come un referendum sull’euro in stile Brexit. Da qui la tesi conclusiva del report, che dà appena l’1% di chance che l’Italia esca dall’area euro.