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Truffa Wells Fargo, AD fa mea culpa ma non si dimette

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NEW YORK (WSI) – E’ prevista per oggi la testimonianza di John Stumpf, amministratore delegato di Wells Fargo, davanti alla commissione Bancaria del Senato, che vuole vedere chiaro sulle pratiche di vendita della banca.

Nel mirino, le vicende emerse qualche mese fa secondo cui l’istituto, che paghera’ una multa da 185 milioni di dollari, avrebbe apparentemente consentito ai propri dipendenti di aprire conti di deposito e carte di credito senza l’autorizzazione dei clienti, per raggiungere gli obiettivi sulle vendite.

“Sono profondamente dispiaciuto per aver fallito nel rapporto con i clienti e mi assumo tutte le responsabita’ per le pratiche scorrette nelle vendite. Faro’ tutto il possibile per risolvere il problema e ripristinare il rapporto di fiducia con i clienti” ha detto Stumpf.

Nonosta il mea culpa, come fanno notare i media americani, il numero uno di Wells Fargo non ha fatto nessun passo indietro e stando a una copia delle testimonianza ottenuta dal Wall Street Journal, oggi spieghera’ che “non c’e’ stato uno schema o un’azione orchestrata”  per incoraggiare pratiche di quel genere, ovvero non c’e’ stata truffa e che nella banca sono ora in corso cambiamenti.

Sulla scia della vicenda saranno messi alla porta 5.300 dipendenti dell’istituto. Tra questi, il chief risk officer di Wells Fargo ha annunciato di aver rinunciato al suo incarico per sei mesi. Claudia Russ Anderson, alla guida dell’ufficio fino ad agosto, ha lasciato a partire da ieri.